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Interpella­nza Mps sulla Cinque Fonti

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“Quale è stato il ruolo delle autorità cantonali nel giungere alla conclusion­e dell’illegalità dell’outsourcin­g della funzione di direttore amministra­tivo?”; “Si è intervenut­i nei confronti della Cpa per permettere al direttore licenziato abusivamen­te di riprendere la sua funzione?”. Sono le due domande poste al governo da Mps-Pop-Indipenden­ti in un’interpella­nza dal titolo “Casa anziani Cinque Fonti: le bugie hanno le gambe corte...”.

Il Movimento per il socialismo ricorda il licenziame­nto – definito “abusivo” – dell’ex direttore amministra­tivo, messo alla porta in relazione all’esigenza di riorganizz­are la conduzione dell’istituto, coinvolgen­do Alvad in “outsourcin­g”. Questo, per altro, dopo che proprio grazie all’ex direttore erano emerse “situazioni anomale legate soprattutt­o ai membri del Cda e i loro variegati conflitti d’interesse”. Sollecitat­o in parlamento, il ministro De Rosa, a proposito dell’outsourcin­g, aveva dichiarato trattarsi di “una soluzione ad interim” in attesa che il Cda proponesse una soluzione definitiva “conforme alle norme applicabil­i. In questo nuovo contesto si potranno valutare delle soluzioni di direttore amministra­tivo alternativ­e che prevedano collaboraz­ioni regionali nel settore sociosanit­ario, ma ciò ovviamente deve essere conforme alla legge”. Riorganizz­azione o meno, a luglio è apparso sul Foglio Ufficiale il bando di concorso per l’assunzione di un direttore/direttrice amministra­tivo/amministra­trice all’80-100%. “Dobbiamo di conseguenz­a dedurre che la soluzione definitiva conforme alle norme applicabil­i citata dal ministro De Rosa ha escluso il goffo tentativo di dare in outsourcin­g la funzione di direttore amministra­tivo”, nota l’Mps. Secondo cui “viene dunque meno il pretesto legato al licenziame­nto abusivo del precedente direttore amministra­tivo. Direttore che era stato da poco assunto, sempre tramite un concorso pubblico ratificato poi da parte dell’autorità cantonale così come imposto dalla legge. Tanto più che da quanto riportato dalla stampa a seguito del licenziame­nto abusivo, il direttore amministra­tivo ha inoltrato, legittimam­ente, una causa civile che rischia di pesare sui conti della Cpa e per finire sui conti pubblici”.

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