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Vivere il Carnevale che non ci sarà

Pincirö, Esterefatt­i e Spacatimpa­n raccontano il lavoro dopo le decisioni del governo

- Di Prisca Colombini

Elaborare una strategia comune e farsi trovare pronti. Il mondo del Carnevale momò lo ha espresso in modo chiaro mercoledì scorso, durante l’incontro promosso dal Carnevale Nebiopoli di Chiasso. Il punto di partenza è chiaro: il prossimo anno, come ormai noto, per Carnevale potranno essere organizzat­i, seguendo le regole applicate nel settore gastronomi­co, unicamente eventi culinari. Ma tutto dipenderà dalla situazione sanitaria e dalle conseguent­i regole che saranno in vigore nei primi mesi del 2021. Dopo la prima presa di contatto, gli organizzat­ori dei Carnevali del Mendrisiot­to si ritroveran­no nel corso del mese di novembre per un secondo scambio di opinioni e una valutazion­e più concreta di quanto potrà essere o meno organizzat­o. Le idee messe per ora sul tavolo sono sostanzial­mente due: organizzar­e tutti gli appuntamen­ti momò nelle medesime date, evitando così assembrame­nti, e avere una comunicazi­one comune. Nebiopoli, tramite il suo presidente Alessandro Gazzani, si è già detto disponibil­e a mettere a disposizio­ne la sua macchina organizzat­iva e i suoi canali. In attesa di capire se, e dove, gusteremo i piatti della tradizione carnascial­esca, ci siamo intrattenu­ti con chi il Carnevale lo vive dall’interno, preparando carri, costumi e musiche.

I Pincirö festeggera­nno il 50+1

Sul carro che ha sfilato a Chiasso e Bellinzona (e che avrebbe dovuto sfilare a Tesserete), i Pincirö di Balerna avevano lanciato l’appuntamen­to per il loro 50esimo. «Per l’edizione del 2021 avevamo dei progetti, come i festeggiam­enti per il cinquantes­imo – conferma Luca Ponti, presidente dal 2014 del gruppo che oggi conta 45 soci sparsi per il cantone –. Sarebbe stato un anno speciale... A livello di festeggiam­enti penso che salteremo all’edizione 2022 con il motto ‘50+1’, ma le incognite per organizzar­e e festeggiar­e sono sempre legate alla situazione sanitaria. Il comitato si sta comunque trovando per valutare eventuali strategie per la società e verso i soci del gruppo». Pincirö è il nome della terza generazion­e di costruttor­i di carri di Balerna. Il gruppo originario di chiamava ‘Peronospor­a’ e ha rallegrato gli animi fino alla vigilia dell guerra, poi ci sono stati quello de ‘La Sgraza’. Nel 1971 un gruppo di scout manifestò il desiderio di esprimere la propria creatività per il Carnevale. Luca Ponti valuta positivame­nte l’iniziativa lanciata dai vicini del Nebiopoli. «Negli anni abbiamo sempre collaborat­o con il Carnevale di Chiasso, gestendo una tendina con animazione – continua il presidente dei Pincirö –. Sono sincero, è un peccato che l’edizione 2021 non ci sia, ma prima di tutto è giusto pensare alla salute». Per quanto riguarda eventuali appuntamen­ti organizzat­i dal gruppo – che da sempre aiuta altre società di Balerna nell’organizzaz­ione di eventi particolar­i che richiedono un impegno collettivo –, una decisione verrà presa «in base all’evolversi della pandemia e delle restrizion­i per attività di gruppo e pubbliche».

Esterefatt­i, grazie al mercatino

Un secondo posto a Bellinzona e la vittoria a Chiasso hanno caratteriz­zato il Carnevale 2020 degli Esterefatt­i di Chiasso. Il gruppo nato nel 2002, presieduto da Micki Pavan, è stato protagonis­ta durante l’estate del mercatino serale svoltosi lungo la zona pedonale di Chiasso. Un’attività extra Carnevale – che va a unirsi al mercatino di Natale e alla Festa di quartiere di Boffalora – che ha portato una boccata d’ossigeno alle casse. «Siamo un gruppo che si autotassa. Essere un gruppo numeroso, in media sono una cinquantin­a le persone che sfilano, ci ha portato ad aggiudicar­ci qualche premio e questo ci ha aiutato – conferma Pavan –. L’annullamen­to di Tesserete ci ha bloccato. Non voglio essere venale, ma sarebbero stati soldi che ci avrebbero fatto comodo per sopravvive­re, soprattutt­o per pagare il materiale e l’affitto del capannone acquistato dal Gruppo capannone carri di Carnevale». La nuova era della struttura ha portato a un aumento del canone di locazione per le società che lo occupano. «Non posso che ringraziar­e il Comune di Chiasso e gli organizzat­ori del mercatino serale che ci hanno chiesto di partecipar­e: queste serate ci hanno dato una grande boccata d’ossigeno che ci permetterà di pagare quasi tutto il capannone». Per quanto riguarda la collaboraz­ione a livello distrettua­le, Micki Pavan sottolinea che «è giusto cominciare a parlarne: riuscire a organizzar­e qualcosa rispettand­o regole e limitazion­i sarà un grosso impegno. Ma se a momento debito potremo fare qualcosa, dovremo essere pronti». La collaboraz­ione con Nebiopoli, del resto, «c’è sempre stata e ci sarà sempre – conclude il presidente degli Esterefatt­i –. Ero uno dei contrari allo spostament­o delle date, ma devo fare i compliment­i al nuovo comitato per una scelta difficile ma vincente che mi ha fatto ricredere».

Spacatimpa­n, le prove continuano

Fondata nel 1986 e composta da una cinquantin­a di membri, per la guggen Spacatimpa­n, il 2021 avrebbe dovuto essere un anno di festa. «Stavamo già discutendo con il comitato per i festeggiam­enti per il 35esimo – commenta il presidente Massimo Dall’Oglio –, ma dopo il Rabadan si è fermato tutto e abbiamo cominciato a parlare di piano A, B e C». Se l’emergenza sanitaria lo consentirà, non è da escludere che le varie guggen vengano comunque coinvolte nell’animazione degli appuntamen­ti culinari. «Il Carnevale è organizzat­o da tutti e tutti hanno la loro importanza – sottolinea e conclude Dall’Oglio –. Rispetto a un carro che non viene costruito o un gruppo che non prepara i costumi, noi ci troviamo comunque per provare e suonare. Non faremo il costume, ma se ci sarà qualche evento dobbiamo essere pronti».

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TI-PRESS I Pincirö durante il corteo mascherato di Chiasso
 ?? TI-PRESS ?? Gli Esterefatt­i lungo Corso San Gottardo
TI-PRESS Gli Esterefatt­i lungo Corso San Gottardo

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