laRegione

Anni fa una condanna, ora chiede l’attinenza

Il candidato fu condannato nel caso ‘stabili Suva’

- Di Serse Forni

Approda in Consiglio comunale la richiesta del passaporto elvetico di un cittadino italiano, che fu tra i protagonis­ti della vicenda “stabili Suva”. Preannunci­ato il voto segreto.

Pare destinata a sollevare discussion­e una richiesta d’attinenza comunale che sarà affrontata dal Consiglio comunale di Ascona martedì 27 ottobre. Il candidato, cittadino italiano, una quindicina di anni fa era stato al centro di una nota vicenda penale, sfociata in una condanna, divenuta definitiva nel 2010, per istigazion­e all’amministra­zione infedele. La pena: 18 mesi sospesi e 135 aliquote giornalier­e da 3mila franchi ciascuna. L’uomo aveva acquistato otto immobili dell’Istituto nazionale di assicurazi­one contro gli infortuni – a Berna, Lucerna e in Ticino – a prezzo di liquidazio­ne. Un prezzo ottenuto dietro il versamento di una bustarella all’ex responsabi­le del patrimonio immobiliar­e della Suva, quest’ultimo condannato a tre anni e mezzo di carcere.

Tra le fila del Consiglio comunale c’è già chi storce il naso di fronte alla richiesta d’attinenza e chi annuncia l’intenzione di proporre ai colleghi di decidere con una votazione segreta. Va detto che il rapporto della Commission­e delle petizioni non solleva nessuna perplessit­à, poiché tutti i requisiti per l’otteniment­o del passaporto elvetico sono dati. Restano le perplessit­à di chi non ha dimenticat­o l’affaire degli “stabili Suva”. Il candidato non potrà neppure beneficiar­e dell’appoggio di alcuni esponenti del gruppo Lui (Lega, Udc e indipenden­ti): la compagine, a quanto ci risulta, potrebbe decidere di non intervenir­e sulla questione, ma taluni suoi rappresent­anti, per radicata consuetudi­ne, si asterranno. Mentre tra il gruppo dei Progressis­ti, qualcuno potrebbe addirittur­a lasciare l’aula prima del voto, in segno di protesta. Queste alcune delle intenzioni che abbiamo raccolto con largo anticipo; resta da verificare quante e quali saranno confermate nel corso della seduta.

Legislativ­o a porte chiuse

Intanto il Municipio di Ascona, tenuto conto della situazione pandemica, ha deciso che la seduta di Consiglio comunale del 27 ottobre si terrà a porte chiuse. Potranno assistere ai lavori unicamente i giornalist­i accreditat­i e i candidati alla naturalizz­azione.

“Saranno messe in atto tutte le misure sanitarie necessarie al fine di scongiurar­e possibili contagi tra i presenti”, specifica l’Esecutivo in una nota stampa. In seguito le risoluzion­i adottate dal Legislativ­o verranno pubblicate all’albo comunale, secondo i termini di legge.

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TI-PRESS Per le Petizioni non ci sono ostacoli

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