Natale: i bambini non sono balocchi
Nemmeno il maledetto Covid-19 riesce a invertire la tendenza degli ultimi anni. Basta entrare in un supermercato per rendersene conto: semplicemente pazzesco! Siamo ormai in pieno clima pre-natalizio, uno dei principali appuntamenti festivi dell’anno.
Tra poco appariranno ovunque le luminarie e i relativi addobbi e, ne sono certo, qualcuno sta già pensando a come “ricoprire” la propria abitazione di luci sgargianti, abbaglianti, a intermittenza, aggiungendovi pseudo-renne, babbi Natale e quant’altro, quasi a volersi autoconvincere che lì, il Natale, c’è o, peggio ancora, per ostentare, in una sorta di competizione, un certo agio (ricchezza materiale e povertà spirituale?).
Quanto rimpiango la spasmodica attesa di andare con il babbo (il mio, quello vero) nel bosco a scegliere il ginepro che sarebbe stato il simbolo del nostro Natale in casa, fra profumi di bacche, di candele variopinte, di qualche mandarino e di una manciata di spagnolette. Bando alla nostalgia, anche perché una vocina mi dice: scordati il passato (me l’ha ordinato anche il medico…) e apriamo gli occhi sul presente. Mancano pochi giorni e, al diavolo il virus della serie “Chissenefrega”, saremo in piena frenesia da acquisti natalizi.
Su una cosa tutti gli esperti sono unanimi: ai figli regalate più tempo e meno balocchi. Invertire i rapporti può costare caro, con il rischio di spostare la relazione bambino-genitore da un piano affettivo a uno materiale. I bambini sono più propensi ad accettare i regali di genitori che riescono a rispettare sempre più pedissequamente i dettami della pubblicità. Ecco perché la relazione si sposta su un piano materiale.
Ai genitori non resta che avallare i desideri dei bambini, facendosi perdonare così tutte le carenze di affetto di cui sono responsabili. I bambini sono portati a credere che tanti regali siano la misura del loro valore. L’abbondanza di doni innesca una rincorsa: più regali si ricevono, più se ne desiderano. Troppi pacchetti sotto l’albero distolgono dal significato solidaristico del Natale e inibiscono la capacità di lottare per conquistare qualcosa che si desidera. I troppi regali creano nel bambino la convinzione che gli siano dovuti; se non riceve non si sente amato. Ecco uno dei motivi per cui i genitori ricoprono i pargoli di ogni ben di Dio. Ma attenti genitori: i bambini non sono balocchi!