Berset e il Dss: ‘Fate subito il test’
Preoccupa il calo di tamponi fatti in Ticino
«Sono impressionato per l’organizzazione della sanità qui in Ticino». È questa la valutazione, positiva, del consigliere federale Alain Berset dopo aver visitato alcune strutture e aver incontrato il Consiglio di Stato in corpore a Lugano. Il responsabile del Dipartimento dell’interno, davanti alla stampa, sul tema coronavirus rileva di «aver sentito fino a che punto la coesione governativa sia importante per rispondere a sfide come questa, abbiamo constatato gli sforzi fatti dal Ticino per aumentare le capacità in campo sanitario, per offrire cure di qualità per tutti, e un’organizzazione che mi ha colpito positivamente. In conseguenza della situazione difficile vissuta in primavera avete imparato parecchio, oggi siete messi molto bene. Ho avuto l’impressione di una grande solidità ed efficacia». Un Ticino «pionieristico» sottolinea Berset, perché «ha avuto un ruolo chiave, essendo stati voi i primi toccati in modo massiccio abbiamo imparato tantissimo». Parole che, ci spiega a margine della conferenza stampa il direttore del Dipartimento sanità e socialità Raffaele De Rosa, «devono essere l’ulteriore incoraggiamento per fare sempre di più e sempre meglio. Le giro a tutte le persone al fronte nelle strutture sanitarie, negli ospedali, tutte le infermiere, gli infermieri, i medici e coloro che, anche all’interno del Cantone e del Dipartimento, hanno lavorato molto alacremente traendo tutti gli spunti e gli insegnamenti della prima fase per dare il meglio ai malati e alla nostra comunità». Lancia un appello Berset, quello di fare i test: «È importante, non esitate a testarvi appena riscontrate dei sintomi. Non ci sono abbastanza persone che lo fanno, e invece è prioritario: per proteggere sé stessi, ma anche amici, colleghi, familiari». Messaggio importante anche per il direttore della Divisione della salute pubblica Paolo Bianchi: «Come Cantone ci uniamo con forza all’appello di Berset. C’è l’impressione che meno persone vanno a farsi testare in Ticino. C’erano le colonne, adesso forse complici le conseguenze negative tipo la messa in quarantena o difficoltà sul posto di lavoro, c’è meno tendenza a farsi testare subito, ma con uno stato di salute più grave». Un calo quantificabile? E da quando si riscontra? «È una decina di giorni che lo notiamo, eravamo sui 1’300/1’500 test al giorno, oggi siamo sotto ai mille». Tornando a Berset, riguardo ai vaccini chiarisce che per i prossimi mesi non saranno disponibili per tutti, e che bisogna quindi resistere l’intero inverno. I protocolli per l’omologazione «sono gli stessi per tutte le autorizzazioni di nuovi farmaci in Svizzera, nessun compromesso su qualità, sicurezza o efficacia, i vaccini prenotati saranno omologati solo se sicuri, efficaci e di buona qualità. Abbiamo la prospettiva di aver accesso a vaccini efficaci nel 2021». Il presidente del Consiglio di Stato Norman Gobbi dal canto suo, infine, afferma che «il gioco di squadra tra Cantoni e Confederazione è stato e sarà importante» ed esprime soddisfazione perché «l’Autorità federale più volte ci ha dimostrato vicinanza, come con le finestre di crisi nella prima fase. Quando sono presenti dialogo e spirito di squadra tutto va per il meglio».
Eoc, da oggi tampone per tutti
Dopo i casi di coronavirus all’Ospedale San Giovanni di Bellinzona e al Beata Vergine di Mendrisio, l’Ente ospedaliero cantonale corre ai ripari inasprendo le misure per circoscrivere i rischi di contagio. In particolare, “è stato deciso di attuare uno screening (tampone) sistematico per tutti i pazienti degenti all’Eoc prima della loro ammissione nelle strutture ospedaliere, compresi i pazienti ricoverati in urgenza. Inoltre, l’Eoc vuole favorire, dal punto di vista logistico, un maggiore distanziamento fra i pazienti”. Per quanto riguarda i pazienti elettivi, il tampone verrà effettuato 24 ore prima dell’ammissione in modo da ottenere il risultato del test prima dell’entrata in ospedale.