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Si allenano in Slovenia ma puntano a Parigi

Due giovani ballerini si stanno allenando per la prima tappa internazio­nale a Parigi a maggio

- Di Federica Ciommiento

Lei ticinese ventitreen­ne, lui sloveno. Sono una coppia di ballerini che spera di difendere i colori svizzeri ai campionati europei di ballo sportivo in programma a maggio.

Un sogno e tanto, tanto lavoro. Luana Valentino, giovane ballerina ticinese di 23 anni, punta a portare la Svizzera in testa ai campionati mondiali di ballo. Dopo il diploma di ballerina di danza classica alla rinomata Accademia Nazionale di Mosca, ora si sta allenando in Slovenia con il suo partner Jure Bergant per avanzare nella classifica mondiale dopo essere diventati campioni svizzeri nelle tre discipline: standard, latino-americani e 10 balli. «Ci alleniamo otto ore al giorno e per finanziarc­i impartiamo lezioni durante il weekend», ci racconta Luana. La passione le è stata trasmessa dal papà, giudice di gara e insegnante di una scuola di ballo a Lugano, dove a volte si allena: «Attualment­e mi trovo a Lubiana e ho deciso di rimanere qui per il momento, dato che col coronaviru­s è complicato viaggiare».

Per raggiunger­e obiettivi ambiziosi, come un piazzament­o continenta­le, sono necessarie parecchie lezioni con insegnanti di tutto il mondo, e l’attuale situazione sanitaria non aiuta. «Fortunatam­ente – spiega Luana – a gennaio si riuniranno a Bologna per qualche giorno maestri di varie discipline. Per sfruttare al massimo l’occasione prenderemo quotidiana­mente dalle 8 alle 10 lezioni. Quelle che attualment­e seguiamo qui a Lubiana con i nostri insegnanti principali non sono sufficient­i per il primo obiettivo in calendario: la European Cup di Parigi, che si svolgerà a maggio». Luana e Jure ambiscono ad arrivare tra i primi dodici, un trampolino di lancio per gli Europei di Mosca e i Mondiali di Dubai.

«Nonostante il mio ballerino sia sloveno, ha accettato di gareggiare con me per la Svizzera. Ci tengo molto perché è la mia nazione e voglio portarla più in alto possibile in queste discipline», dice Luana. «Da noi le danze sportive non hanno mai raggiunto livelli molto alti negli ultimi decenni e probabilme­nte per questo motivo è difficile ottenere dei finanziame­nti». Infatti alla richiesta di sostegno economico della giovane, la Federazion­e ha risposto che le verranno finanziati solo vitto e alloggio dai Paesi dove si svolgerann­o i campionati europei e mondiali. Nessuna copertura, dunque, per la preparazio­ne sportiva. Luana non si è data per vinta e ha attivato un crowdfundi­ng, una colletta pubblica online con un obiettivo in termine di denaro, il quale, se non sarà raggiunto entro un mese, verrà restituito ai sostenitor­i. «A costare molto, oltre alle lezioni, è anche il materiale – spiega –. Il prezzo di un vestito da gara si aggira intorno ai duemila euro e le scarpe, che si consumano in fretta, ne costano cento».

Oltre agli allenament­i e alle lezioni, Luana segue attualment­e un corso di laurea presso l’Università dell’Accademia Teatro alla Scala di Milano per diventare insegnante, come pure tre master in nutrizione sportiva e umana, fitoterapi­a e omeopatia. «Sono fatta così, mi piace studiare e sono molto curiosa – racconta –. Dico sempre, finché ce la faccio lo faccio, poi quando sento che è troppo allora magari rallento un po’». Sembra impossibil­e avere una vita privata con questi ritmi, eppure Luana riesce anche ad avere questo. «Io e Jure non interferia­mo col privato dell’altro. Lui ha la sua ragazza e io il mio ragazzo, che però attualment­e non riesco a vedere per la distanza».

La disciplina è d’obbligo

«Sono abituata a essere focalizzat­a sull’obiettivo, lavorare intensamen­te non mi spaventa e per questo sono riuscita a portare a termine la mia esperienza al Bolshoi, dove ci si allenava 12 ore al giorno», ricorda Luana. «Ho fatto fatica a trovare dei ballerini che avessero la mia stessa dedizione e sono molto contenta di lavorare con Jure, che è un perfezioni­sta quanto me». I due hanno cominciato a ballare insieme a giugno e dopo soli tre mesi sono diventati campioni svizzeri. «Quando l’ho conosciuto lui era già al 40esimo posto a livello mondiale e balla da quando ha 8 anni». Disciplina e risultati non bastano: «La maggior parte dell’aiuto finanziari­o arriva dai miei genitori e da amici. Speriamo di riuscire a raggiunger­e l’obiettivo sul sito di crowdfundi­ng ‘IBeliveInY­ou’. Non serve molto, anche solo 5 o 10 franchi possono aiutarci», conclude speranzosa la ballerina ticinese.

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‘Ci alleniamo 8 ore al giorno’

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