Più bus e collegamenti ma anche più costi
Dal 13 dicembre le linee saranno potenziate. Nel 2021 previsti costi di oltre nove milioni.
“Più capillarità, più frequenza, più comfort e sostenibilità” per i passeggeri e, ovviamente, anche più costi. È quanto prevede, in estrema sintesi, il potenziamento del trasporto pubblico del Bellinzonese (tpb) che entrerà in vigore il 13 dicembre con il cambio di orario, si legge in una nota. L’obiettivo è quello di «raddoppiare l’utenza entro il 2022-2023, rispetto al 2014» ha affermato Simone Gianini, presidente della Commissione regionale dei trasporti del Bellinzonese. Un obiettivo che «con questo ulteriore potenziamento confidiamo di raggiungere», ha precisato il municipale a ‘laRegione’. Inoltre, «contiamo sul fatto che con l’apertura della galleria di base del Monte Ceneri, che renderà il trasporto pubblico più efficace e attrattivo, si possa raggiungere anche una copertura maggiore del costo non coperto».
Dal 13 dicembre la frequenza dei bus sarà dunque aumentata sia per le linee urbane, sia per quelle regionali (vedi infografica). Sulla tratta LocarnoGudo-Bellinzona saranno anche previsti bus di dimensioni maggiori, per cercare di limitare i problemi di sovraffollamento, in particolare durante gli orari di punta, visto il grande numero di studenti che da Locarnese e Piano di Magadino si recano a Bellinzona. Per quanto riguarda la capillarità, sono previste nuove linee che serviranno il paese di Claro, quello di Cadenazzo, così come le zone collinari di Camorino (Vigana) e Sant’Antonino (Pairadi). Insomma, «il trasporto pubblico deve diventare attrattivo per qualsiasi attività, che sia andare al lavoro, a divertirsi o a fare acquisti», ha rilevato Gianini.
Tutte le novità sono state presentate ieri durante una conferenza stampa a Bellinzona, introdotta dal consigliere di Stato Claudio Zali che ha elogiato la riforma del sistema di trasporto pubblico del Bellinzonese iniziata nel 2014: in pochi anni ha permesso di raggiungere risultati «di grande soddisfazione per il Cantone». L’apertura della galleria di base del Monte Ceneri permetterà inoltre a questa regione di «raggiungere traguardi ancora più ambiziosi». Zali ha anche voluto rassicurare la popolazione in merito alla sicurezza dei trasporti pubblici in questo periodo contraddistinto dalla pandemia di coronavirus: «I piani di protezione che vengono messi in atto in maniera ferrea dalle compagnie», fanno sì che «i trasporti pubblici non siano un luogo di contagio», ha precisato.
Pandemia, calo dei passeggeri del 20% Alex Malinverno, responsabile Vendita Sud di AutoPostale, ha poi presentato diversi dati significativi: con il potenziamento, vi saranno 23 nuovi conducenti per un totale di 109 (+27%), «tutti residenti in Ticino», ha sottolineato. Verranno inoltre impiegati 6 veicoli supplementari per un totale di 33 (+20%) che percorreranno circa 400’000 chilometri in più (+25%) rispetto a quelli percorsi nel 2020 (1,06 milioni). Per quanto riguarda i passeggeri, dal 2014 al 2019 sono aumentati di 1,1 milioni, raggiungendo la cifra di 2’671’718 l’anno scorso. Anche i bus notturni (che circolano il venerdì e il sabato) presentano «un trend positivo e costante: dall’introduzione nel 2015 vi è stato un aumento del 156%» dei passeggeri che nel 2019 sono stati 7’081. Ovviamente, a causa della pandemia, il 2020 presenta cifre nettamente negative: anche se l’anno è «iniziato bene» con un incremento del 2% dei passeggeri, durante il lockdown «abbiamo registrato un calo (-85% nel mese di aprile)». Con «l’introduzione dell’obbligo di indossare la mascherina a inizio luglio, i passeggeri sono nuovamente aumentati e nel mese di ottobre abbiamo quindi registrato un calo solamente del 9%». In generale, per l’anno in corso «prevediamo una diminuzione dei passeggeri di circa il 20%», per un totale di 2,1 milioni.
Gianini ha poi sottolineato come il tpb sarà anche «più confortevole»: dopo i due nodi intermodali già attivi a Castione e Bellinzona, «il 13 dicembre aprirà ufficialmente i battenti» anche quello di Sant’Antonino, al quale si aggiungerà anche quello di Giubiasco ancora in fase di progettazione definitiva. «Le fermate della rete urbana sono ora 178 e più di 100 sono munite di pensilina. Trenta sono inoltre già rese conformi alla Legge federale sui disabili, rialzando il marciapiede». Venti fermate sono già munite di pannelli e paline informative elettroniche che mostrano l’orario di arrivo dei bus in tempo reale. In questo ambito, «l’obiettivo è quello di centralizzare il sistema d’informazione», così da averne uno per l’intero cantone per coordinare in particolare gli avvisi di bus e treni. Il tpb sarà anche «più sostenibile: tutti i nuovi bus sono di ultima generazione, a bassa emissione di CO2». Inoltre, circolano 8 bus ibridi («il maggior numero in Svizzera della flotta di AutoPostale»). Ora l’obiettivo è quello «di puntare all’elettrico»: per il Bellinzonese «è stato completato uno studio di fattibilità per equipaggiare una linea con bus elettrici».
A Bellinzona prevista una spesa di 7,7 milioni Tutti questi miglioramenti prevedono tuttavia anche costi supplementari. Nel 2014 il tpb era finanziato interamente dai Comuni (3,7 milioni di franchi), «perché non aveva ancora raggiunto la qualità che permettesse di attingere al 50% di finanziamento da parte del Cantone», ha rilevato Gianini. Nel 2020 i costi sono poi lievitati a 7,8 milioni (+111%). La metà è però stata finanziata dal Cantone, facendo sì che l’importo versato dai Comuni sia rimasto quasi costante. La spesa dovrebbe però ulteriormente aumentare con questo nuovo potenziamento: i costi complessivi previsti per il 2021 ammontano infatti a 9’287’000 franchi. Ad esempio, per la Città di Bellinzona, l’anno prossimo è prevista una spesa di 7,7 milioni, ovvero il 35% in più rispetto al 2019. In generale, «sono sforzi importanti e onerosi», ma frutto «di una politica chiara e lungimirante: miope sarebbe stata quella politica che non avesse sfruttato adesso questa occasione», ha affermato il municipale, riferendosi all’apertura della galleria di base del Monte Ceneri. «Questi costi dovranno però avere un riscontro nell’utenza, così da essere giustificati a livello finanziario. Riteniamo che sia una scommessa che si può vincere, ma sta poi alla politica e alla cittadinanza rendersi conto dell’importanza di questa offerta e utilizzarla».