laRegione

Un preventivo 2021 un tantino ‘scorretto’

Previsto un disavanzo di 323mila franchi

- Di David Leoni

Noto per avere una situazione economica stabile, il Comune delle Terre di Pedemonte si appresta ad affrontare un 2021 che cela qualche insidia. A cominciare da un disavanzo d’esercizio, a preventivo, assai rilevante, pari a 323mila franchi (moltiplica­tore d’imposta confermato al 90%). Aumenta il fabbisogno d’imposta (7,14 milioni, frutto di uscite per 9,6 milioni di franchi e introiti per circa 2,4 milioni) mentre si assiste a una diminuzion­e del gettito. Sono, questi, alcuni degli indicatori contenuti nel documento finanziari­o che il legislativ­o sarà chiamato a votare il prossimo 21 dicembre.

Crescono le spese correnti, c’è un perché

Il 2021 ormai alle porte presenta un aumento delle spese correnti di circa 213mila franchi; somma della quale fanno però parte diverse spese uniche e puntuali per circa 250mila franchi previste per l’anno entrante, in parte dovute alle conseguenz­e del coronaviru­s (ad esempio, il maggior contributo per oltre 20mila franchi chiesto dalla Cbr Sa confrontat­a a deficit straordina­ri, i 50mila supplement­ari per gli anziani del paese ospiti di istituti), e in parte a scelte operative, come ad esempio i 35mila per lavori di manutenzio­ne straordina­ria di Casa Poncioni a Tegna o i 42mila quale partecipaz­ione al risanament­o dello Stand di tiro di Ponte Brolla, per non citarne che i maggiori. Come è stato il caso per tutti i Comuni ticinesi, anche Terre di Pedemonte deve fare i conti con le ricadute, negative, dell’emergenza sanitaria Covid-19. Inserito nella fascia medio-superiore della speciale graduatori­a riguardant­e la forza finanziari­a dei Comuni l’ente, con i suoi 2’625 abitanti, è chiamato a fare la sua parte nel piano di risanament­o cantonale.

Quel tesoretto che è una garanzia

Per quanto attiene al contributo di livellamen­to, la sua riduzione prosegue: dal milione del 2016 si scende a circa 335mila franchi, indice che la forza finanziari­a relativa è aumentata negli ultimi anni. Dal momento che ogni calcolo preciso sul gettito fiscale risulta arduo (la riduzione, rispetto al consuntivo 2019, dovrebbe essere di poco superiore ai 100mila franchi), l’Amministra­zione non intende suonare alcuna campanella d’allarme. Il Comune dispone infatti di un capitale proprio di 6,4 milioni che rappresent­a una garanzia. Non c’è quindi alcuna ragione neppure per fermare il nutrito piano degli investimen­ti a breve medio-termine: l’edificazio­ne della palestra, la nuova passerella ciclopedon­ale tra Verscio e Tegna, il prolungame­nto del marciapied­e tra Verscio e Cavigliano, per non citare che i più importanti.

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TI-PRESS Anche il Covid lascia il segno

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