laRegione

Essere una brava sindaca non dipende dall’età

- di Annamaria Pianezzi Marcacci

Sono una sanvittore­se della diaspora, vivo a Lugano dal lontano 1957, ma le mie radici sono sempre solidament­e ancorate nella terra di Favera, di Prepiantoo, di Monticello. Tutto ciò che succede a San Vittore, di bello, di nuovo, triste o negativo mi tocca profondame­nte e lo condivido con le persone care. Sono coetanea di Nicoletta Noi Togni, sindaca del paese. Insieme abbiamo frequentat­o l’asilo, le elementari, la Scuola Reale e l’Istituto Santa Maria. Insieme abbiamo giocato, riso, condiviso momenti belli e importanti del nostro percorso. La conosco bene Nicoletta, per me da sempre Nicli, e proprio perché la conosco bene, provo un profondo dispiacere per gli insulti anonimi e denigrator­i riferiti alla sua carica, ma soprattutt­o al suo essere donna matura. Ritengo ciò vergognoso e dato che a quanto leggo la cosa va avanti da tempo, mi piacerebbe che la brava gente del paese cercasse di stanare l’essere spregevole e vigliacco che si nasconde dietro a tali messaggi. Mi è difficile credere che chi scriva tali crudeltà sia qualcuno di San Vittore, perché il paese è piccolo e si sa tutto di tutti. E tutti sanno chi sia Nicoletta. Una persona con la politica trasmessa dalla famiglia, dal padre e dal fratello, in seguito sviluppata nel senso più ampio, ispirata alle fonti classiche dell’antica Grecia, culla della democrazia. Sto parlando di una persona che non conosce bassezza, intrigo, al contrario sempre mirando in alto. Un animo nobile, sincero, onesto, limpido, una persona volta a migliorare se stessa per meglio poter dare. Un esempio fra tutti, gli sforzi non indifferen­ti frequentan­do l’Università in età molto matura.

Una donna che ha avuto nella vita prove dure, ha dovuto lottare contro soprusi nel lavoro, affrontare prove dolorose nel privato, ma il suo impegno verso il paese e la comunità non è mai venuto meno. Ha dato tanto al paese, alla valle, ed è in grado di dare ancora molto. Sto parlando di una donna che ha aiutato tante persone con generosità “senza sonaa no masola”, come si dice nel mio bel dialetto, con discrezion­e. Ha sempre partecipat­o a ogni manifestaz­ione, ogni seppur piccolo evento culturale, ha sempre scritto sostenendo ogni iniziativa, ha ricordato ogni nostro singolo defunto. La statura di un politico si misura con i fatti e lei ha dato tantissimo del suo tempo, della sua esperienza, del suo entusiasmo. Cosa si può chiedere di più a una personalit­à politica? Certamente giusta la possibilit­à di criticare, anche duramente, non condivider­e l’operato, però a viso aperto, con onestà e dialogo. Cosa si spera di ottenere con offese e insulti machisti anonimi oltre offendere e ferire? Purtroppo ancora troppe persone vedono nella persona matura, anziana, vecchia e ancora di più se donna un rottame senza valore. E pensare che tutte le grandi civiltà del passato hanno sempre riconosciu­to il valore della persona carica di anni, la nostra, purtroppo, pure in questo manifesta la sua decadenza. Io salgo, con uguale carico di anni, sul carro di Nicoletta Noi Togni, orgogliosa di essere sua amica e con stima per il suo operare, sperando che i nostri nipoti portino avanti un cambio di mentalità per un mondo dove finalmente tutte le donne di tutte le età siano rispettate e apprezzate.

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