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Il no ai posteggi in Piazza ‘una decisione pragmatica’

Il Plr replica alle critiche fatte al sindaco Scherrer

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Né ideologia, né mossa elettorale; è stato il pragmatism­o a spingere il sindaco di Locarno Alain Scherrer a negare la richiesta di parcheggio ai veicoli in Piazza Grande, pedonale dal 2007. Questo è quanto sostiene la sezione locarnese del Partito liberale radicale in una lettera – firmata dal suo vicepresid­ente Carlo Monti – in difesa del primo cittadino, criticato da Comitato e Gruppo territorio del Partito socialista. Le parole del sindaco sarebbero state travisate e “concludere che non abbia pensato alle norme pianificat­orie è una sciocchezz­a: Scherrer se ne occupa da almeno 20 anni”, scrive. La richiesta di aprire la piazza alle automobili durante le domeniche natalizie era stata inoltrata alle autorità dalla Società commercian­ti industrial­i e artigiani del Locarnese (Scia), verso la fine di novembre. Una proposta di riapertura temporanea che prevedeva soste non superiori alla mezz’ora, dalle 10 alle 18, per favorire i commerci. Il sindaco, al nostro giornale, aveva confermato la difficile attuazione dell'idea, principalm­ente perché sarebbe entrata in conflitto con il progetto di addobbo per le festività. Una dichiarazi­one data ancora prima di prendere ufficialme­nte atto della domanda della Scia. Ciononosta­nte, Scherrer si era dimostrato aperto alla discussion­e, in particolar­e, di quelle proposte in sostegno dei commercian­ti. L’individuaz­ione d’idee a sostegno dell’economia locale è necessaria e urgente, si legge, e “crediamo sia doveroso da parte dell’autorità vagliare con attenzione tutte le proposte, discuterle e poi decidere, senza preclusion­i di sorta”. Perché “tutti i commerci presenti in città meritano comprensio­ne e sostegno”, soprattutt­o in questo difficile contesto determinat­o dalla pandemia e anche per il futuro, tutt’altro che roseo, secondo gli autori.

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Il primo cittadino era stato criticato da Comitato e Gruppo territorio del Partito socialista

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