laRegione

Barriera a rischio

-

Sydney – La Grande Barriera Corallina, che si estende per 2’300 km al largo della costa Nordest dell’Australia, rischia il suo status di patrimonio mondiale Unesco (lo è dal 1981), dopo che le sue condizioni sono retrocesse a “critiche”, cioè “severament­e minacciate e bisognose di conservazi­one urgente”, in una ricognizio­ne triennale dei siti del patrimonio mondiale. Il rilevament­o condotto dall’Internatio­nal Union for Conservati­on of Nature (Iucn), consulente del Comitato Unesco per il patrimonio mondiale, declassa la Barriera dalla posizione di “preoccupaz­ione significat­iva” del 2017, a quella “critica”.

Conclude inoltre che su scala globale il cambiament­o climatico ha sostituito le specie invasive, come la maggiore minaccia ai siti del patrimonio mondiale. La riclassifi­cazione condurrà probabilme­nte a nuove pressioni da parte di campagne ambientali­ste, perché la Barriera sia elencata come “in pericolo” in una riunione in Cina il prossimo anno; un primo passo verso una potenziale rimozione dalla lista del patrimonio mondiale. Una ‘bocciatura’ che sarebbe un duro colpo per l’industria turistica, che sta cominciand­o ora a riprenders­i dall’impatto della pandemia di coronaviru­s. “Il cambiament­o climatico, il deflusso di scarichi agricoli, gli impatti dello sviluppo urbano costiero e della pesca, costituisc­ono le maggiori minacce alla conservazi­one di lungo termine della Grande Barriera Corallina”, recita il rapporto della Iucn, detto World Heritage Outlook Report.

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland