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I bisogni dei centenari

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“La Svizzera è uno dei paesi al mondo con il più alto numero di centenari in rapporto alla popolazion­e”, scrive il Centro competenze anziani (Cca) della Supsi che comunicato l’avvio anche in Ticino del progetto Swiss100 che si propone di studiare i centenari a livello nazionale e su più anni. Nei prossimi giorni verranno contattati nel cantone alcuni anziani per invitarli a partecipar­e alla prima fase della ricerca, che prevede una breve intervista telefonica. Sono attualment­e quasi 1’800 i centenari che vivono in Svizzera e circa 140 risiedono nella Svizzera italiana. “Le conoscenze sulle persone che hanno superato il secolo di vita sono estremamen­te limitate. Lo studio Swiss100 si propone di colmare questa lacuna”, si legge nel comunicato. “L’obiettivo principale è di comprender­e al meglio le condizioni di vita, le risorse e i bisogni dei centenari residenti in Svizzera”. Lo studio prevede d’intervista­re 240 centenari, di cui 80 in Ticino, e sono coinvolte sia le persone che risiedono in una casa per anziani sia quelle che vivono a domicilio. A causa della pandemia le interviste di persona non sono possibili e in attesa del termine dell’emergenza sanitaria verrà dunque condotto uno studio telefonico esplorativ­o. Swiss100 è finanziato dal Fondo nazionale svizzero per la ricerca scientific­a (Fns), che ha elargito 3,2 milioni di franchi. Oltre alla Supsi il progetto coinvolge le università di Losanna, Ginevra e Zurigo, come pure gli ospedali universita­ri di Losanna e Ginevra.

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