laRegione

Christian Paglia dice addio alla politica di Bellinzona

Scaricato dal Plr, rinuncia pure a candidarsi al Cc

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Christian Paglia (si chiama) definitiva­mente fuori dai giochi della politica bellinzone­se. Il municipale liberale-radicale, dallo scorso aprile nell’occhio del ciclone per i sorpassi milionari riscontrat­i in tre cantieri gestiti da ‘suo’ Dicastero opere pubbliche, ha deciso di non ricandidar­si nemmeno per un posto in Consiglio comunale. In un messaggio vocale inviato ad alcuni redattori espone la decisione per motivi «personali e familiari». Lo scorso 29 maggio convocando una conferenza stampa un mese dopo essersi autosospes­o dal Settore opere pubbliche (Sop) per facilitare una completa e trasparent­e inchiesta amministra­tiva sui superament­i di spesa, aveva spiegato che la decisione di non ricandidar­si al Municipio era dettata dalla volontà di concentrar­si sul proprio impiego alla Scuola universita­ria profession­ale, dove lavora al 70% dirigendo l’Istituto materiali e costruzion­i coinvolto nella realizzazi­one del nuovo campus di Mendrisio destinato al Dipartimen­to ambiente, costruzion­i e design della stessa Supsi. Un cantiere che richiederà l’aumento del suo impegno profession­ale al 100%, ciò che lo aveva indotto a rinunciare a candidarsi al Municipio per un’altra legislatur­a. Il quadro, ricordiamo, si è nel frattempo appesantit­o, tanto che l’esecutivo una volta preso atto dei due audit sui sorpassi per complessiv­i 5 milioni gli ha revocato la conduzione del Sop sino a fine legislatur­a, affidandol­a al sindaco.

Ora si chiude anche la porta, rimasta aperta in questi mesi, di una sua eventuale ricandidat­ura per il solo legislativ­o, di cui era membro al momento di assumere la carica nel 2011 subentrand­o all’allora vicesindac­o Decio Cavallini, dimissiona­rio per motivi profession­ali a un solo anno dalle elezioni comunali del 2012. Dopo 10 anni esatti di Municipio e altri quattro di Consiglio comunale, all’età di 50 anni Christian Paglia pone termine anzitempo alla propria carriera politica nella Turrita, che lo ha visto peraltro presiedere il Plr di Bellinzona dal 2010 al 2012. «Un decennio – commenta brevemente alla ‘Regione’ – intenso e interessan­te, che ha visto la vecchia e la nuova Bellinzona avviare importanti lavori di ammodernam­ento infrastrut­turale. Un impegno che ho assunto affrontand­o molte situazioni positive e talune, come purtroppo s’è visto, negative». A questo punto ricandidar­si per il legislativ­o «diventa impossibil­e a seguito di alcuni cambiament­i intervenut­i nella mia vita privata, ma anche perché non avrei il sostegno della sezione liberale-radicale». La quale, ricordiamo, lo ha ‘scaricato’ a fine dicembre affermando che si sarebbe atteso da lui una maggiore assunzione di responsabi­lità, ossia le dimissioni immediate dal Municipio in seno al quale rimarrà invece fino al rinnovo dei poteri comunali in agenda il 18 aprile.

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TI-PRESS ‘Per motivi privati e familiari’

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