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Covid-19, chi pagherà il futuro

- Roberto Sanvido, Lugano

In questi giorni si discute su possibili e drastiche chiusure, si sente che i ristorator­i si vogliono ribellare e vanno capiti, con tutto ciò si dovrà parlare di misure economiche di accompagna­mento, misure che di sicuro dovrà pagare anche la mia nipotina, che oggi ha sette anni, se non si trova una soluzione. Forse una soluzione migliore esiste ed è quella che la Banca Nazionale Svizzera metta a disposizio­ne per un periodo necessario una buona fetta delle sue riserve alla Confederaz­ione, la quale le può utilizzare per le misure economiche anti-coronaviru­s senza intaccare il suo bilancio o conto annuale, il rimborso potrà avvenire utilizzand­o quanto la Bns di solito versa tutti gli anni a Confederaz­ione e Cantoni, certo con una moratoria minima per i primi tre anni, così facendo la Bns fa un servizio alla Confederaz­ione e di conseguenz­a ai suoi cittadini. Dopotutto, se ben ricordo, la nostra Bns a suo tempo ha messo a disposizio­ne 60 miliardi per salvare un Istituto di Credito Privato nel giro di un fine settimana, pertanto la mia proposta potrebbe evitare che oggi la nostra vita scaturisca dei costi che pagheranno in futuro i nostri nipoti, con la possibilit­à che poi quando li pagano rischiano loro di trovarsi a soffrire come soffriamo noi oggi. Sono sicuro che la soluzione pensata non è di facile attuazione, ma la politica se lo vuole la potrebbe attuare, visto come l’ha attuata tempo fa in un fine settimana.

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