Variante britannica in sorpasso
Berna – La variante britannica del coronavirus potrebbe diventare il virus principale in Svizzera già a febbraio. E potrebbe essere responsabile di quasi tutte le infezioni entro aprile-maggio, secondo le proiezioni della task force scientifica del Consiglio federale. Contagi (2’474 quelli annunciati ieri) e ospedalizzazioni (106) sembrano stabilizzarsi, il tasso di riproduzione (1,01) è in lieve calo. Ma sono soprattutto le nuove varianti a preoccupare gli esperti. Finora sono stati riscontrati 160 casi di virus mutato (martedì erano 127) grazie ad analisi di laboratorio, buona parte delle quali provenienti dalla Gran Bretagna (per 34 casi non è ancora chiara l’origine). Attualmente la variante britannica rappresenta tra il 2% e il 5% dei campioni sequenziati in Svizzera, ha dichiarato Martin Ackermann. Per il presidente della task force, la sua pericolosità risiede nella velocità di trasmissione, con un raddoppio dei casi ogni settimana. Se anche in Svizzera dovesse diffondersi al ritmo osservato nelle scorse settimane nel Regno Unito e in Danimarca, in febbraio i casi di virus mutato supereranno quelli del ceppo originario. I provvedimenti restrittivi adottati mercoledì dal Consiglio federale dovrebbero consentire di arginare il fenomeno. Nel Paese, intanto, sono state vaccinate sin qui 66mila persone, ha dichiarato Nora Kronig dell’Ufficio federale della sanità pubblica.