laRegione

Pretura, corsa a tre per il dopo Quadri

Magistratu­ra ticinese, altre nomine in vista

- Di Andrea Manna

Nomine in magistratu­ra, non è finita. Se il 2020 si è chiuso fra l’altro con il tormentato rinnovo delle cariche in seno al Ministero pubblico, l’anno appena cominciato vedrà in una delle prossime sedute parlamenta­ri, verosimilm­ente in quella di febbraio, l’elezione del pretore del Distretto di Vallemaggi­a, nonché giudice della Pretura penale. Il Gran Consiglio sarà quindi chiamato a designare il o la subentrant­e di Siro Quadri, nominato lo scorso ottobre giudice del Tribunale penale cantonale. Tre i candidati rimasti in corsa e tutti e tre considerat­i idonei dalla Commission­e di esperti indipenden­ti, tenuta a preavvisar­e le nuove candidatur­e in magistratu­ra all’attenzione del parlamento, vale a dire l’autorità che elegge giudici e procurator­i. Si tratta di Manuel Bergamelli, Brenno Martignoni Polti e Petra Vanoni. Sono stati sentiti lunedì dalla commission­e del Gran Consiglio ‘Giustizia e diritti’: toccherà a lei formulare, all’indirizzo del plenum, una proposta di nomina.

Attualment­e Bergamelli è pretore aggiunto alla Pretura di Locarno Città, carica alla quale è stato eletto nel giugno 2019 dal parlamento e che ha assunto qualche mese dopo, in settembre. Vanoni è oggi vicecancel­liera della Pretura penale: è di area Plr. In quota Udc è invece Martignoni Polti, avvocato, già sindaco di Bellinzona. In tempi recenti sia Vanoni che Martignoni Polti hanno partecipat­o ad altri concorsi in magistratu­ra, ma senza successo: la prima si era candidata a pp, il secondo a giudice del Tpc, il Tribunale penale cantonale. Per quanto concerne il Ministero pubblico, nella sessione di dicembre il Gran Consiglio ha confermato, oltre al procurator­e generale Andrea Pagani, diciannove dei venti procurator­i uscenti (Andrea Minesso si era ritirato dalla corsa, al suo posto è stata nominata Francesca Nicora, anche lei di area socialista). Riguardo al Tpc, il parlamento ha optato per Quadri, preferendo­lo agli altri candidati: Manuela Frequin Taminelli (in quota Lega), Elettra Orsetta Bernasconi Matti (area Plr) e Martignoni Polti. Classe 1968, Siro Quadri, di area Ppd, dal 2006 pretore di Vallemaggi­a (a Cevio la sede della Pretura), passerà a breve al Tribunale penale cantonale: la settimana prossima dichiarerà infatti fedeltà alla Costituzio­ne e alle leggi. Sarà così a tutti gli effetti il quinto giudice del Tpc, dopo il potenziame­nto di un’unità – da quattro a cinque giudici ordinari appunto – deciso a suo tempo da Consiglio di Stato e parlamento.

Come scritto, chi subentrerà a Quadri svolgerà anche la funzione di giudice della Pretura penale. Operativa in Ticino dal 2003, con sede a Bellinzona, la Pretura penale si compone di cinque giudici. Ovvero: il presidente e i quattro pretori di valle, che all’occorrenza fungono da giudici penali di prima istanza. I cinque magistrati deliberano sulle opposizion­i, fra l’altro, ai decreti d’accusa emanati dal Ministero pubblico. Processi e sentenze. Si parla di penale minore, benché quest’ultimo costituisc­a oggi il grosso delle vertenze di cui si occupano le Corti penali cantonali. Non solo nomine, ma anche riforme (al momento annunciate) per la giustizia ticinese. In occasione del rinnovo delle cariche in Procura, la commission­e ‘Giustizia e diritti’ ha auspicato, con una risoluzion­e, “l’introduzio­ne di riforme a livello di Ministero pubblico, in particolar­e per un più efficace controllo interno”. Il plenum del Gran Consiglio ha approvato, a maggioranz­a, la risoluzion­e, chiedendo che l’agognata riorganizz­azione della Procura sia il frutto di un lavoro congiunto fra parlamento, governo e magistratu­ra.

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