Sinistra Unita, i nuovi nomi son 5
La lista per il Municipio con tre socialisti, due comunisti, un Pop e un’Indipendente
Tre socialisti, due comunisti, un esponente del Partito operaio e popolare (Pop) e un’Indipendente. È la formula della coalizione della sinistra di Locarno, la cui assemblea, tenutasi ieri sera online, ha ratificato i sette nominativi che correranno per il Municipio sotto la denominazione di Sinistra Unita. I candidati sono per il Ps Francesco Albi (architetto, membro di comitato a Locarno e a livello cantonale), Marisa Filipponi (pensionata, anche lei con la doppia funzione di Albi) e Nancy Lunghi (dentista, co-presidente Ps della sezione di Locarno e del Coordinamento donne della sinistra, nonché già municipale a Oensingen, nel Canton Soletta). Il Partito comunista sarà invece rappresentato da Gionata Genazzi (docente di informatica, membro del comitato centrale del Pc) e da Amedeo Sartorio (giardiniere, anch’egli membro del comitato centrale). Gianfranco Cavalli (educatore) è invece l’esponente in lista del Pop, di cui è segretario politico, mentre per gli Indipendenti è stata scelta Giulia Maria Beretta (artista e artigiana, indipendente ecologista e già membro di comitato dei Verdi del Locarnese). Nell’alleanza interpartitica, oltre alla Gioventù socialista, c’è anche il Forum-Alternativo, i cui rappresentanti risultano però soltanto nella lista per il Consiglio comunale, attualmente ferma a 34 nomi ma che Sinistra Unita intende completare entro l’8 febbraio, raggiungendo la quota massima consentita di 40 candidati. L’obiettivo di Sinistra Unita, stando a quanto emerso in assemblea, “è presentare per il Municipio una lista di rinnovamento capace di portare nuove sensibilità in un Municipio al maschile e troppo poco attento alle attuali e crescenti problematiche sociali ed ambientali” per “realizzare una Città sociale, rispettosa dell’ambiente e promotrice delle pari opportunità”.
Tra i ‘focus’ l’aggregazione
A livello programmatico, quelli che vengono definiti “i tre pilastri” sono l’ambiente, la socialità e la parità, per una Locarno “che fronteggi la povertà e l’esclusione sociale per mezzo di progetti di utilità pubblica e servizi di sostegno mirati; che riduca il traffico motorizzato individuale a favore della mobilità lenta e del trasporto pubblico e che intensifichi e salvaguardi il verde cittadino e la biodiversità; che agisca in maniera esemplare dal profilo del rispetto sia delle pari opportunità, che della legalità e della trasparenza; che attui una politica urbanistica e abitativa che tenga conto delle necessità sociali e ambientali, con strutture e servizi adeguati sia per famiglie, che per giovani e anziani; che accolga e promuova maggiormente i nuovi cittadini, i migranti, le comunità straniere e le minoranze creando spazi interculturali e di integrazione; che promuova un’offerta culturale e sportiva accessibile a tutti, sia dal punto di vista economico che dalla varietà delle proposte; e che riprenda il discorso aggregativo e promuova maggiori sinergie a livello regionale e cantonale per offrire migliori servizi e rimanere al passo con i nuovi assetti cantonali”. Insomma “una Locarno che, forte di questi obiettivi, sappia affrontare non solo le gravi conseguenze economiche e sociali dell’attuale crisi Covid, ma che sia capace anche di contrastare il cambiamento climatico e salvaguardare l’ambiente e la qualità di vita di tutti, assicurando un futuro sereno anche alle prossime generazioni”. L’obiettivo politico dichiarato è “rafforzare il più possibile l’esecutivo e il legislativo di Locarno, per dare voce a una Locarno che nelle ultime votazioni si è già saputa distinguere quale città più progressista del Cantone, in deciso contrasto con l’orientamento di destra dell’attuale maggioranza in Municipio e Consiglio comunale, che sta disattendendo con metodi sempre meno democratici le aspettative della cittadinanza”.
Due soli superstiti dalla versione 2020 Va rilevato che la coalizione di sinistra si presenterà all’appuntamento elettorale del prossimo aprile con una lista ampiamente rinnovata rispetto a quella approntata per l’aprile scorso. Degli attuali candidati risultano “sopravvivere” solo la Ps Nancy Lunghi e il Pc Gionata Genazzi. Sono invece cadute le altre opzioni, ovverosia Fabrizio Sirica, Pier Mellini, Bruno Cereghetti, Luigi Romeo e Amel Soudani. E cambia anche il nome del raggruppamento: quello precedente era “Insieme a sinistra per la socialità e l’ambiente”. Dalla versione 2020 a quella 2021 è del resto cambiato moltissimo, in casa socialista, a partire dai vertici sezionali: non c’è più Alberto Inderbitzin, che è stato sostituito dai co-presidenti Nancy Lunghi e Giorgio Fransioli. Cambiamenti che non hanno generato soltanto appoggi, dalla base. Basti considerare gli strascichi dell’estromissione dalla lista di Cereghetti, che unitamente a Sirica e Mellini (chiamatisi fuori autonomamente) si diceva potesse contribuire a ottenere il raddoppio in Municipio. Un raddoppio che oggi, per aprile, non emerge più come obiettivo numerico apertamente auspicato.