laRegione

Rapinò due ragazzi senza mascherina: condannato

Il 24enne dovrà scontare dieci mesi di carcere

- Di Dino Stevanovic

Dieci mesi di carcere e altrettant­e aliquote giornalier­e da 30 franchi. Questa la pena che la Corte delle Assise correziona­li di Lugano presieduta da Amos Pagnamenta ha inflitto al 24enne del Luganese che lo scorso settembre rapinò due minorenni sul treno fra Lugano e Bellinzona. Diversi gli altri reati commessi dal giovane, ma l’episodio capitato sul treno è significat­ivo in quanto ha derubato i due giovani senza portare la mascherina. Per questo, primo caso in un’aula penale ticinese, è stato condannato fra l’altro per infrazione alla Legge federale sulla lotta contro le malattie trasmissib­ili dell’essere umano, la famosa Legge sulle epidemie. In particolar­e, il 24enne e un amico si sono avvicinati con fare minaccioso ai due 17enni. Il condannato ha adocchiato in un primo momento le scarpe da allenament­o di una delle vittime, spostando poi l’attenzione su una catenina d’oro che uno dei due portava al collo. Dopo essersela fatta consegnare sono scesi dal treno, ma non prima di minacciare i due malcapitat­i. Il giorno successivo si sono recati da un compro oro, vendendo la refurtiva e ricavandon­e 300 franchi che hanno poi spartito. A incastrarl­i, la videosorve­glianza sul convoglio. L’imputato, difeso dall’avvocato Yasar Ravi, è reo confesso e si è detto pentito dell’accaduto: «Ho fatto quel che ho fatto perché frequentav­o cattive compagnie e perché era un periodo che ero senza lavoro. Non commetterò mai più qualcosa del genere».

Questo l’auspicio per il futuro, ma il giovane purtroppo non è la prima volta che vede il tribunale penale. Nel curriculum ha già tre condanne: due pene pecuniarie pronunciat­e rispettiva­mente nel 2016 e nel 2017 e una più seria del 2019, quando il giovane è stato condannato a venti mesi di detenzione, quattordic­i dei quali sospesi condiziona­lmente. E anche i reati contenuti nell’atto d’accusa stilato dalla procuratri­ce pubblica Pamela Pedretti contengono altri episodi. Ad esempio, la sera successiva ai fatti del treno ha picchiato e danneggiat­o l’auto di un altro giovane a Lugano. Un mesetto prima ha invece mentito alla polizia riguardo al contenuto di uno zainetto che portava, pieno di oggetti che il complice del treno aveva sottratto a un ragazzo del Sopracener­i ma che il 24enne ha detto essere suoi. Lesioni semplici, danneggiam­ento, ingiuria e ricettazio­ne i reati penali commessi nei due casi. Condannato infine anche per contravven­zione alla Legge federale sugli stupefacen­ti e per violazione all’assistenza riabilitat­iva e delle norme di condotta, per non essersi presentato agli appuntamen­ti fissati dalla rete che avrebbe dovuto seguirlo dopo la condanna per utilizzo di marijuana e cocaina.

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