Riconoscimento per la Biennale del territorio
C’è anche la Biennale del territorio, iniziativa luganese di mediazione culturale curata da Ludovica Molo, Caspar Schärer, Cyril Veillon, Ariane Widmer Pham e Luca Crosta, tra i progetti che Pro Helvetia ha deciso di premiare nell’ambito del concorso straordinario “Architecture Matters” (l’architettura conta). Tra 150 candidature, sono stati selezionati 21 progetti che riceveranno un sostegno totale di 350mila franchi. Pro Helvetia si occupa dell’organizzazione dei contributi svizzeri alla “Biennale Architettura di Venezia”, che però quest’anno è stata rinviata a causa del Covid-19. Per promuovere la riflessione e il dibattito sulla creazione architettonica contemporanea, la Fondazione ha dunque lanciato questo bando di concorso straordinario. I progetti sostenuti propongono tra l’altro riflessioni sui flussi migratori (con la «città inclusiva» dell’associazione Architecture for Refugees), una celebrazione del cinquantenario del diritto di voto per le donne in Svizzera (installazione «FrauMünsterhof» dell’associazione créatrices.ch) e un invito al dialogo tra le diverse regioni della Svizzera su temi legati all’architettura (studio televisivo mobile della «S AM TV» del Museo svizzero di architettura S AM). attribuito congiuntamente a quattro biblioteche per non vedenti, ipovedenti o con difficoltà di lettura. Lo hanno ricevuto la Bibliothèque Sonore Romande (Brs, Losanna), la Bibliothèque Braille Romande et livre parlé (Bbr, Ginevra), la Schweizerische Bibliotek fur Blinde, Seh- und Lesebehinderte (Sbs, Zurigo) e la Biblioteca Braille e del libro parlato (Tenero).
La giuria federale della letteratura ha pure assegnato un Premio svizzero alle opere pubblicate da sette autori. Tra cui la giornalista italo-svizzera Silvia Ricci Lempen, che vive a Losanna. Il suo romanzo ‘Les rêves d’Anna’ (I sogni di Anna) è uscito sia in francese che in italiano nel 2019 e fa parte di un progetto bilingue finanziato dal 2015 da Pro Helvetia. Si tratta di due versioni originali del libro, nessuna delle quali è la traduzione dell’altra, e che presentano differenze tra loro che riflettono la specificità dei rispettivi universi linguistici e culturali.