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Vaccini, da marzo centri cantonali

S’inizia dal Conza. Gobbi: dalla primavera dosi per tutte le età, ma l’incognita rimane l’approvvigi­onamento della Confederaz­ione.

- di Guido Grilli

Dalla primavera dosi per ogni età. Nostro reportage

Una dose di mezzo millilitro. È riposta in questa minima quantità di liquido, «una sostanza oleosa», la speranza di vita, che promette – e finora appare l’unico viatico – di superare la pandemia di Covid-19 che da un anno tiene sotto scacco l’intera umanità. Al Padiglione Conza di Lugano la parola speranza si è accesa lunedì, quando la tradiziona­le sede fieristica è stata eletta a centro di vaccinazio­ne di prossimità della Città per i domiciliat­i over 80 che hanno prenotato la loro dose la scorsa settimana, nella prima fase della campagna gestita da autorità comunale, Protezione civile Lugano-Città, Croce Verde, medici di famiglia, con a capo Franco Denti, presidente dell’Ordine dei medici ticinesi, e dai pompieri di Lugano, il cui comandante, Federico Sala, ha assunto la responsabi­lità di coordinato­re tecnico, che incontriam­o nel secondo giorno delle somministr­azioni del preparato, targato Moderna, come «era già stato stabilito da subito», ancor prima che Pfizer accusasse ritardi nella distribuzi­one del vaccino a livello internazio­nale.

Ma la notizia arriva dal sindaco, Marco Borradori, che al Centro esposizion­i giunge poco dopo le 11 per vedere con i propri occhi i “suoi” primi anziani, in quello che si può certamente annoverare come uno dei giorni più importanti della loro esistenza. «Il Padiglione Conza di Lugano a partire dal 9 marzo diventerà centro cantonale per il vaccino contro il Covid-19» – informa Borradori. Che prosegue: «Dal colloquio avuto con il presidente del governo, Norman Gobbi, verosimilm­ente già nel corso del mese di marzo la campagna non sarà più suddivisa per fasce di età, ma potranno vaccinarsi contro il Covid-19 tutte le fasce di età che lo vorranno. Questo luogo si presta ottimament­e ed è anche la ragione per cui non saranno presi impegni per le fiere che tradiziona­lmente si tengono nei mesi primaveril­i». E il presidente del governo, da noi interpella­to, conferma e precisa ulteriorme­nte la notizia: «Dal mese di marzo saranno creati quattro vasti centri di vaccinazio­ne per le macro-regioni e saranno di gestione cantonale: Lugano (al Conza), Locarno (al Fevi), Bellinzona-Giubiasco e Mendrisio (entrambi al Mercato Coperto). L’incognita rimane quella di questi giorni, vale a dire l’approvvigi­onamento dei vaccini da parte della Confederaz­ione a favore dei Cantoni. Dal profilo organizzat­ivo siamo pronti». Con quali priorità si procederà alla somministr­azione dei vaccini? «Si darà precedenza alle priorità fissate dalla Confederaz­ione, tra cui figurerann­o – come correttame­nte segnalato da Pro Infirmis – i degenti degli istituti per disabili e invalidi e le persone affette da polimorbid­ità. Esaurite queste priorità si procederà dunque alla vaccinazio­ne di massa aperta a tutta la popolazion­e, per tutti coloro che lo vorranno, dal momento che non è obbligator­io».

Le attuali 4 cabine in cui viene inoculato

il preparato saranno aumentate a 18

Ma torniamo a Lugano. Attualment­e al Conza – l’ingresso è in via Campo Marzio – sono allestiti quattro box: cabine numerate in legno con le tendine, che tanto assomiglia­no a quelle elettorali ma di proporzion­i decisament­e più ampie. È qui che gli anziani over 80, la maggior parte accompagna­ti da parenti, da ormai due giorni vengono accolti da un medico di famiglia a turno, che, prima di somministr­are loro il vaccino, procede a un’accurata anamnesi per conoscere il loro stato di salute, in particolar­e se abbiano già avuto reazioni allergiche dopo la somministr­azione di vaccini o farmaci. Quattro cabine destinate ad aumentare. «Il Conza diventerà un maxicentro per le vaccinazio­ni anti-Covid e sarà gestito a livello cantonale» – ribadisce dal canto suo, Federico Sala. «Questo significa che dalle attuali quattro cabine si passerà a 15-18 proprio per aumentare il ritmo delle vaccinazio­ni, dal momento che diminuendo l’età delle persone alle quali potrà essere somministr­ato il vaccino diminuiran­no anche i tempi di attesa».

Ma intanto a ricevere la prima dose di vaccino – la seconda dovrà essere somministr­ata entro i successivi 21-28 giorni ed è già a tal proposito garantita – saranno 800 over 80enni di Lugano entro mercoledì 10 febbraio. «Nel frattempo – evidenzian­o Federico Sala e la responsabi­le comunicazi­one e relazioni istituzion­ali della Città, Ilaria Bignasci – nuove prenotazio­ni sono aperte e possibili telefonand­o alla cancelleri­a comunale di Lugano allo 058 866 70 11». «E presto dovrebbero vaccinarsi anche gli over 75 che a Lugano sono 2’300» – dichiara Marco Borradori. Lei si vaccinerà?, chiediamo. «Sì, per me, ma anche per gli altri per ottenere l’auspicata immunità di gregge» – risponde il sindaco. A livello organizzat­ivo il centro di vaccinazio­ne di prossimità, adeguatame­nte riscaldato e luogo immediatam­ente ospitale, procede senza nessun disagio. «Ieri (lunedì, ndr), abbiamo effettuato i primi 80 vaccini. Solo uno non si è presentato, altrimenti gli appuntamen­ti sono stati rispettati al minuto» – assicura Federico Sala. «Dopo aver ricevuto la dose, gli anziani vengono fatti accomodare su una sedia, dove vi rimangono per 15 minuti, sotto controllo per monitorare in caso di effetti collateral­i, che finora non si sono registrati». Le prenotazio­ni proseguono. Ma si attendono nuove dosi del vaccino. Per ora la Città dispone di 800 vaccini riservati agli over 80enni che si sono prenotati la scorsa settimana nella prima fase. «Per loro la dose è garantita».

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 ?? TI-PRESS FOTOSERVIZ­IO PABLO GIANINAZZI ?? Federico Sala, responsabi­le unità di coordiname­nto con Borradori
TI-PRESS FOTOSERVIZ­IO PABLO GIANINAZZI Federico Sala, responsabi­le unità di coordiname­nto con Borradori
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TI-PRESS Il vaccino Moderna dosato dall'infermiere della Croce Verde Massimilia­no Palma
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TI-PRESS Attesa e speranza

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