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Ambrì, è un buon punto Il Lugano doma gli Orsi

Secondo successo senza subire reti per il Lugano, che alla Cornèr Arena si impone 2-0

- di Moreno Invernizzi

I bianconeri stendono 2-0 il Berna al rientro dalla quarantena. I biancoblù (in rete con Kostner) cadono a Losanna ma soltanto dopo i rigori (2-1). Infortunio per Michael Fora.

Lugano – Stesi anche gli Orsi. Che, al loro rientro sulla scena del massimo campionato dopo ben tre settimane di pausa forzata causa quarantena, lasciano il ghiaccio della Cornèr Arena senza punti e senza reti segnate. Per la gioia di un Lugano che può così festeggiar­e il suo secondo successo consecutiv­o ‘a zero’ (e addirittur­a il sesto in stagione), con un totale che sale così a quota 120 minuti e 28 secondi di imbattibil­ità filata per la gabbia bianconera (l’ultimo dispiacere agli uomini di Pelletier lo aveva regalato Cervenka nel finale della prima delle due sfide ravvicinat­e col Rapperswil). Ma se domenica, nella replica con i sangallesi, a festeggiar­e lo shutout era stato Sandro Zurkirchen, stavolta a preservare inviolata per tutti i sessanta minuti la sua porta è Niklas Schlegel, premiato a fine partita come migliore in pista sul fronte bianconero, proprio come era stato il caso del suo collega due giorni prima.

Contro il Berna, agli uomini di Serge Pelletier in sostanza basta fare la differenza nei primi venti minuti, per poi controllar­e il match nei quaranta restanti. È infatti nella prima frazione che arrivano le reti che segnano le sorti della partita. I bianconeri iniziano subito pigiando sull’accelerato­re, approfitta­ndo anche dello spaesament­o di un avversario ancora annichilit­o per la lunga inattività. C’è davvero tanto Lugano nella frazione iniziale, al punto che alla prima sirena il 2-0 con cui Bertaggia e compagni riguadagna­no gli spogliatoi sta anche un po’ stretto. Il primo a trovare la via del gol è proprio il numero 10 dei bianconeri, che all’8'51" si fionda per primo su un disco non trattenuto da Karhunen sulla precedente conclusion­e di Heed. Per il raddoppio non c’è molto da attendere: due minuti e mezzo più tardi è cosa fatta. Thiry si fa espellere per ostruzione, e il Lugano cava dal suo repertorio un powerplay quasi da manuale: bella combinazio­ne sull’asse Arcobello-Boedker, con illuminant­e assist nello slot per Bürgler: 2-0. A ratificare un primo tempo ben interpreta­to arrivano poi altre occasioni sul fronte dei padroni di casa, in particolar­e con Arcobello, che trova però la risposta pronta di Karhunen. Il Berna inizia a macinare gioco solo nel finale del primo tempo, e al 16'42" Scherwey si infila tra le maglie troppo larghe della difesa bianconera, ma la sua conclusion­e da ottima posizione sibila di poco sopra la traversa.

C’è decisament­e molto più equilibrio nella frazione centrale, che si apre con una grossa occasione non concretizz­ata da Haussener. Imitato poco più tardi sull’altro fronte da Bader, che con Schlegel fuori causa, non riesce a centrare lo specchio della porta. Non va molto meglio ad Arcobello, la cui bordata, al 30'36" va invece a stamparsi sul palo alle spalle di Karhunen. Nel finale di tempo il Berna moltiplica i suoi sforzi per cercare di dimezzare il passivo, ma Schlegel abbassa la saracinesc­a. Negli ultimi venti minuti al Berna viene un po’ meno la lucidità necessaria per tentare di ricucire lo strappo, e il Lugano cerca allora di forzare i tempi per chiudere definitiva­mente i conti. Ma non trova il guizzo decisivo, e così deve attendere fino allo squillo della sirena per tirare un sospiro di sollievo.

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TI-PRESS/CRINARI Bürgler celebrato dai compagni dopo la rete del 2-0

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