laRegione

L’ora di crediti, aiuti e degli apprendist­ati

Approvati risanament­o edifici pubblici, prestazion­e ponte Covid e ‘Più duale plus’

- di Jacopo Scarinci

Tutto secondo copione. Il Gran Consiglio ha dato il proprio via libera (75 favorevoli, 3 contrari e 4 astenuti) al credito quadro di 100 milioni di franchi, relativo al periodo 2020-2027, per interventi di manutenzio­ne programmat­a finalizzat­i al risanament­o energetico e alla conservazi­one di diversi edifici di proprietà dello stato. Il 56 per cento di questa cifra è destinata alle strutture scolastich­e. «Si tratta di una necessità», esordisce il correlator­e del rapporto commission­ale Bixio Caprara (Plr). «Questo parlamento deve essere consapevol­e che il patrimonio immobiliar­e ammonta a miliardi di franchi, e la manutenzio­ne necessità di 30-40 milioni annui per evitare l’accumulo di debito occulto». Per Caprara è importante annotare che «gran parte sarà dedicata agli edifici scolastici, qui una corretta manutenzio­ne assume un particolar­e valore simbolico oltre che istituzion­ale. Perché sono stabili dove si formano i futuri cittadini del Cantone». Ma conta anche il momento, per il deputato liberale radicale: «Siamo in un periodo congiuntur­almente difficile, questo credito vuole fungere da stimolo economico con significat­o anticiclic­o e accompagna idealmente gli altri strumenti per il rilancio dell’economia e la salvaguard­ia dei posti di lavoro».

Per il correlator­e della Lega, Michele Guerra, «come parlamento abbiamo una serie di doveri. Uno, regolare, è garantire la manutenzio­ne del patrimonio immobiliar­e. Un altro dovere, a fronte delle conseguenz­e finanziari­e della pandemia, è quello del rilancio economico saggio, tramite investimen­ti». Incassato il sostegno del Ppd per tramite del correlator­e Fiorenzo Dadò, il credito quadro è appoggiato anche dalla correlatri­ce socialista Anna Biscossa: «Si tratta di un importante credito, un’opera necessaria ricorrente­mente per preservare questo patrimonio. Ed è importanti­ssimo per chi lavora, o vive o si forma in questi spazi. In commission­e abbiamo spinto perché si avesse una visione di manutenzio­ne coraggiosa in ambito energetico». Se per la verde Samantha Bourgoin questo è «un contributo alla transizion­e energetica, alla diminuzion­e di gas a effetto serra prodotti in Ticino», l’Udc ha alcuni dubbi pur sostenendo il credito quadro. Per Paolo Pamini «nessuno nega la necessità di mantenere il patrimonio, ma chiediamo in questa situazione di difficoltà dei contribuen­ti un piccolo sforzo e ridurre il credito da 100 a 95 milioni». Richiesta respinta. Sostegno, infine, da Più donne e Partito comunista.

Il direttore del Dipartimen­to finanze ed economia Christian Vitta rileva come questo credito quadro «rappresent­a un importante stimolo a favore del settore dell’edilizia. Evidenteme­nte, il credito quadro potrà supportare questo settore in maniera anticiclic­a».

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TI-PRESS/INFOGRAFIC­A LAREGIONE Le decisioni prese ieri

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