laRegione

‘Si rinunci all’aumento delle imposte’

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Sul mancato riconoscim­ento integrale delle spese profession­ali nella dichiarazi­one d’imposta 2020 a causa del lavoro ridotto o da casa, si registra anche un’interrogaz­ione della Lega dei ticinesi, primo firmatario il capogruppo in Gran Consiglio Boris Bignasca. Anche Carlo Lepori, a nome del Ps, ha chiesto lumi negli scorsi giorni al governo proponendo la soluzione zurighese, ovvero il riconoscim­ento integrale delle spese profession­ali. La notizia è stata anticipata da laRegione il 27 gennaio scorso. “Quali le motivazion­i del fisco? A seguito della chiusura di molte attività commercial­i e produttive e dell’introduzio­ne del telelavoro in particolar­e durante la primavera, ma pure nella seconda parte del 2020, il fisco considera non pertinente concedere le deduzioni fiscali menzionate nella loro integralit­à”, si ricorda nell’atto parlamenta­re. Per le ‘altre spese profession­ali’ il forfait di 2’500 franchi verrebbe considerat­o come limite massimo. Da qui la richiesta al Consiglio di Stato, tra le altre cose, “di rivedere la decisione della Divisione delle contribuzi­oni del Dfe, rinunciand­o alla riduzione di alcune deduzioni fiscali, che di fatto comporta un aumento delle imposte a carico delle cittadine e dei cittadini”. Inoltre, “dato che il telelavoro è stato imposto pure nel 2021, è intenzione della Divisione delle contribuzi­oni di ridurre le deduzioni fiscali anche nella dichiarazi­one d’imposta 2021?”. “Il Consiglio di Stato è consapevol­e che il Cantone rischia di esporsi a migliaia di contenzios­i con i contribuen­ti, che provochere­bbero una mole di lavoro di accertamen­to probabilme­nte eccessiva?”.

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TI-PRESS Con meno deduzioni, l’onere fiscale aumenta

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