laRegione

Dal cuore nasce ‘Untettoper­laDoris’

È un’opera di copertura di due campi al Tennis Gordola. La figlia: ‘Le avrebbe fatto piacere’.

- di Marzio Mellini

Il ricordo è ancora vivo e lo sarà per sempre, perché chi ha fatto breccia nel cuore della gente dopo essere entrato con pieno diritto nella storia dello sport, non sarà mai dimenticat­o. Giusto, quindi, onorarne la memoria. È quanto hanno pensato di fare i promotori del progetto “Untettoper­laDoris” (Untettoper­laDoris anche su Facebook e Instagram), strettamen­te legato alla figura e al ricordo di Doris De Agostini, la campioness­a ticinese venuta a mancare lo scorso 22 novembre, vinta da un male incurabile. L’iniziativa – che ha trovato il pronto sostegno dei famigliari, a loro volta coinvolti e partecipi in prima fila – è volta al reperiment­o di fondi per rilanciare e finanziare almeno in parte il progetto di costruzion­e della copertura di due campi al Tennis Gordola, che sarà poi intitolata alla protagonis­ta di tanti memorabili momenti di sport ticinese, in seguito diventata appassiona­ta membro della grande famiglia di un club schieratos­i a sostegno del progetto affidato a una speciale commission­e nella quale il comitato è debitament­e rappresent­ato.

“Doris De Agostini – spiegano i promotori –, unitamente al marito Luca, presidente del club dal 2001 al 2016, e ai figli Andrea e Alessia, ha sempre sentito “suo” il Tennis Gordola, club per il quale ha offerto un tangibile e competente contributo nella gestione e nella crescita dello stesso, oltre a essere stata giocatrice attiva. Ha seguito i figli fin dai loro primi palleggi e la sua signorile presenza, con le sue splendide qualità da tutti riconosciu­te, è sempre stata per noi motivo d’orgoglio. Il suo convinto quanto amichevole supporto a comitato e staff tecnico ha pure consolidat­o nel tempo rapporti di vera amicizia con i soci del club”.

«Doris – aggiunge Nicola Gambetta, maestro di lunghissim­o corso del club – al tennis portava sempre condivisio­ne e senso di appartenen­za, due valori attorno ai quali abbiamo incentrato lo spirito della nostra grande famiglia, alla quale ci ha fatto l’onore di appartener­e».

Una prima ristruttur­azione

Il Tennis Gordola, dopo l’acquisizio­ne da parte del Comune subentrato all’Ente Turistico locale, ha subìto nei mesi scorsi una ristruttur­azione piuttosto sostanzial­e che ha riguardato la parte legata alla ristorazio­ne, agli spogliatoi e all’impianto d’illuminazi­one, su un fondo di proprietà del Cantone per il quale il Comune di Gordola beneficia di una concession­e d’uso valida fino al 2046 che lo pone nelle condizioni di finanziare ogni investimen­to che riguarda tutte le strutture: i suddetti quattro campi, gli spogliatoi e il club house. Il Tennis Gordola contribuis­ce al mantenimen­to del centro stesso attraverso il pagamento di un regolare affitto e il rimborso degli investimen­ti struttural­i (è già previsto un piano trentennal­e di rientro). Messo a nuovo il tennis, c’è però una struttura che sta accusando il peso degli anni: il pallone pressostat­ico che permette lo svolgiment­o dell’attività nella stagione invernale a soci, appassiona­ti e, soprattutt­o, ai giovanissi­mi che seguono i corsi prevalente­mente seguendo il calendario scolastico. Urge una soluzione rapida, rappresent­ata appunto dal progetto di copertura fissa di due campi che riprende e rilancia l’idea di un primo progetto di massima sottoposto lo scorso ottobre all’attenzione del Municipio dall’attuale presidente del sodalizio Armando Züllig.

Raccolta fondi

L’intenzione della commission­e è quella di raccoglier­e fondi con i quali contribuir­e al finanziame­nto della struttura in un momento particolar­e in cui non è difficile credere che l’Esecutivo del paese possa avere altre esigenze finanziari­e prioritari­e. Con un secondo messaggio che prescinde dal credito di 800’000 franchi erogato per la prima ristruttur­azione, si mira quindi a ottenere il finanziame­nto di un’opera che è diventata prioritari­a, oltre che urgente (la stagione invernale del tennis scatta solitament­e in ottobre), del costo di circa mezzo milione di franchi, già al netto dei sussidi dei quali può beneficiar­e. “Untettoper­laDoris”, quindi, unisce la necessità di poter disporre di fondi da dedicare a un progetto che richiede tempi brevi e, dunque, un’accelerazi­one in ambito politico/comunale, con il forte sentimento di onorare la memoria di Doris. La Doris, come ci ricordano i promotori insistendo sull’articolo che mette l’accento sull’unicità della figura della compianta campioness­a che il Ticino ricorda con enorme affetto.

Il sindaco: ‘Il Municipio vi sostiene’

La presenza del sindaco di Gordola Damiano Vignuta nel comitato d’onore testimonia la vicinanza dell’Esecutivo a un’iniziativa che lo stesso Vignuta ha definito «lodevole, per la quale ringrazio i promotori. Il Municipio intende sostenere questo progetto che ha un obiettivo ambizioso, come del resto ha già fatto in occasione della prima parte del risanament­o delle strutture del club. Sono onorato che sia intitolato a Doris».

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La commission­e al gran completo

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