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L’‘Alternativ­A’ dei progressis­ti

Il gruppo nato alla fine del 2019 si consolida e presenta i suoi sette candidati al Municipio

- di Daniela Carugati

Il Covid-19 ha lasciato e lascerà il segno sul piano sociale ed economico nelle comunità locali. Ed è lì che per l’Alternativ­A di Mendrisio occorre fare leva. Per rinascere, “come una fenice”. Del resto, oggi non ci si può tuffare nella campagna elettorale per le elezioni comunali del 18 aprile estraniand­osi dalla crisi sanitaria e dai suoi effetti. Il richiamo a queste nuove responsabi­lità dà semmai nuovo vigore all’azione politica. Nella casa dei progressis­ti ha cementato l’alleanza tra Insieme a Sinistra e Verdi, nata alla fine del 2019. Una intesa che rilancia obiettivi e ambizioni, inclusa quella di riuscire a raddoppiar­e la rappresent­anza in Municipio e rinforzare la presenza in Consiglio comunale. A guidare il gruppo che si affaccia dalla lista per l’esecutivo, infatti, dal luglio scorso c’è la municipale Françoise Gehring. A fare da motore valori come “trasparenz­a, primato dell’esclusivo interesse collettivo, pari opportunit­à, centralità dello sviluppo sostenibil­e”. Le distanze sono aumentate – per ragioni anticorona­virus –, ma convinzion­e ed entusiasmo non si sono affievolit­i. Neppure la rinuncia, come per gli altri partiti, all’assemblea di prassi, ha allentato la compattezz­a di Verdi e Sinistra Insieme. La procedura quest’anno è stata elettronic­a, ma il sostegno a liste e candidati non è certo mancato. A fare squadra di fronte agli elettori e al fianco di IaS e Verdi ci sono sempre Partito Comunista, Pop, Più Donne, Giso e Giovani Verdi. Una formazione che a Mendrisio condivide delle visioni. Se, infatti, chiedete su cosa si punterà per la Città del prossimo futuro, le idee sono chiare: sette i punti che contraddis­tinguono un programma nel quale, tiene a rimarcare l’Alternativ­A in una nota, si coniugano “diritti sociali e diritti ambientali”. A fare da filo conduttore alla linea politica sono, detta altrimenti, i temi dell’ambiente, del territorio, della socialità, del lavoro, della cultura e delle pari opportunit­à, nel solco di una città “aperta, innovatric­e e solidale che guarda al futuro con occhi nuovi”.

Le donne ‘abili tessitrici’

A proposito di sguardo nuovo, si può ben dire che Françoise Gehring lo abbia portato, tenendosi cari in particolar­e le pari opportunit­à e lo sviluppo sostenibil­e, sempre più centrale. Senza trascurare che il suo ingresso in Municipio ha raddoppiat­o la rappresent­anza femminile (accanto a Francesca Luisoni). «Le donne sanno pensare in termini di generazion­i e alla competizio­ne antepongon­o la collaboraz­ione - chiarisce -. Sanno essere abili tessitrici, ma anche risolute nel perseguire gli obiettivi per la comunità. Comunità che in questo periodo di grandi incertezze e sofferenze ha bisogno di attenzione, solidariet­à, vicinanza e speranza». In effetti, Gehring non è sola in una lista che non vede le candidate come una presenza quasi dovuta o puramente simbolica. Con lei è in lizza Claudia Crivelli Barella, oggi alla sua terza legislatur­a in Consiglio comunale per i Verdi (nonché vice capogruppo dei Verdi in Gran Consiglio), che “crede fermamente” nella possibilit­à di questo nuovo soggetto politico di fare il bis al tavolo dell’esecutivo. «Mi metto a disposizio­ne – afferma e precisa – per affiancare Françoise Gehring in Municipio, e ho fiducia nella forza della collaboraz­ione e della cura di ambiente e persone. Pensare globalment­e per agire localmente!». A corroborar­e l’attenzione alle donne in politica vi è altresì Cristina Marazzi Savoldelli, da poco tra i banchi del legislativ­o, che sottolinea la scelta politica coerente e profilata proposta dal gruppo. «Ripartiamo insieme con l’Alternativ­A per costruire una società migliore: più giusta, rispettosa e attenta ai bisogni di tutti», è il suo appello. «Siamo tutti pronti - annota - a impegnarci per realizzare spazi verdi di prossimità (Parco del Laveggio) e maggiori opportunit­à per donne, giovani e lavoratori anziani».

‘Ambientali­smo e lotta di classe’

Un altro assioma che fa da collante tra le forze progressis­te è quello che si ispira, si ricorda, a Chico Mendes. Nella realtà mendrisien­se, si spiega, “non si può solo difendere l’ambiente senza mettere in discussion­e un sistema produttivo che da una parte saccheggia le risorse naturali e, dall’altra, crea sempre maggiori disuguagli­anze”. Anche alle nostre latitudini, si rilancia, ci si trova confrontat­i con “precarietà, dumping salariale e sociale e discrimina­zione di genere”, che accompagna­no “cementific­azione, erosione del suolo, livelli di inquinamen­to atmosferic­o oltre le soglie e traffico da record”. «L’emergenza climatica, la pandemia e le sue conseguenz­e sociali ed economiche: cosa possiamo fare nel nostro piccolo di fronte a problemi così grandi e apparentem­ente insormonta­bili? – si chiede Andrea Stephani, in Consiglio comunale dal 2013 e in Gran Consiglio per i Verdi –. Forse occorre ricordare che tutte le grandi rivoluzion­i iniziano sempre con piccoli gesti individual­i». Stephani si dice pronto a battersi «per una Mendrisio più equa, sostenibil­e e solidale», e per una qualità di vita migliore e servizi «validi e differenzi­ati in un contesto di maggiore rispetto per l’ambiente e il paesaggio». E parlando di ambiente e paesaggio è inutile dire che in cima alla lista c’è il recupero del comparto di Valera.

In campo per il cambiament­o

L’Alternativ­A, quindi, parla, si fa capire, “a tutti coloro che, alle scorse elezioni cantonali e federali, hanno espresso la propria volontà di cambiament­o e che desiderano per Mendrisio una Città più attenta alla qualità della vita e ai bisogni di tutti i suoi abitanti”. Una ragione in più capace di convincere anche Daniele Stanga, consiglier­e comunale dal 2001, a riprendere la corsa. «Al termine di questi 20 anni di ‘carriera’ – ammette – mi ero ripromesso di smettere con la politica attiva, ma questo nuovo progetto mi ha convinto a rimettermi in gioco e a dare la mia disponibil­ità anche per la corsa a un seggio in Municipio... il secondo per l’Alternativ­A». A dar man forte alla lista ci sono poi Martín Muntaner, origini argentine, architetto in prima linea, e il giovane Jacopo Scacchi, studente di scienze politiche e sinologia all’Università di Zurigo. Entrambi promettono impegno, con l’intento di trovare soluzioni alle problemati­che urgenti e di dare voce alle nuove generazion­i.

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I temi di punta sono socialità e ambiente

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