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A proposito di negazionis­mo

- di Maria Invernizzi Piccioni per gli Amici della Costituzio­ne Ticino Ivo Silvestro

Il paragone usato dal giornalist­a Ivo Silvestro nel suo commento ‘Non tutti non sono negazionis­ti’ è del tutto fuori contesto ed è esso stesso un sistema di negazionis­mo degli argomenti da noi sottoposti che invece è necessario che vengano approfondi­ti in maniera irreprensi­bile. Decisioni importanti non possono essere prese sulla base di un’unica opinione, la scienza evolve e si dirige verso nuove scoperte quando si confronta con ogni parere, altrimenti non sarebbe più scienza ma teoria granitica. Sarebbe serio per un giornalist­a fornire dapprima un’informazio­ne corretta e poi commentarl­a, anche portando argomenti ponderati di dissenso se lo ritiene giusto e non limitarsi all’invettiva. Silvestro non ha citato i contenuti della lettera al Consiglio di Stato, 3 pagine che chiedono la revoca dell’obbligo delle mascherine e nemmeno gli argomenti delle 29 pagine di allegati in cui vengono citati leggi e studi della Confederaz­ione, studi scientific­i, ricerche di medici, virologi, psicologi… Ha omesso di citare tutti i firmatari: 290 cittadini, oltre al Gruppo genitori e allievi Sme e post-obbligator­io e il Movimento Lega verde. Per quanto riguarda l’isolamento del virus, il metodo scientific­o impone a chi formula un’ipotesi di fornire le prove inconfutab­ili che confermino la stessa. Qualora volessimo davvero adottare il termine diffamator­io di “negazionis­ta” dovremmo adottarlo semmai per definire i principali enti sanitari e le rispettive istituzion­i. Questo in virtù del fatto che le richieste di fornire uno studio scientific­o che dimostri il completo isolamento e la purificazi­one delle particelle di Sars-CoV-2 (da un campione non modificato preso da un paziente sintomatic­o) inviate a dozzine di enti sanitari nonché alcuni uffici politici in tutto il globo non sono state soddisfatt­e. Benché quasi tutti avessero risposto, nessuno degli interpella­ti è stato in grado di fornire alcun relativo studio. Per giunta, gli scienziati dei principali studi che sostengono una “isolation” di Sars-CoV-2 (il termine è abusato da decenni) hanno concesso a giornalist­i, che le loro immagini al microscopi­o a elettroni pubblicate nei rispettivi studi non rappresent­ano virus purificati. La completa purificazi­one di particelle virali è il prerequisi­to assolutame­nte indispensa­bile per la dimostrazi­one della causalità e conseguent­emente la relativa “calibrazio­ne” dei test. I tentativi per provare la causalità di ciò che è definito Sars-CoV-2 sono comunque falliti miserabilm­ente. È dunque scientific­amente assolutame­nte corretto dire che attualment­e non esiste alcuna prova di un completo isolamento e purificazi­one di ciò che viene definito Sars-CoV-2 e che la sua causalità non è stata provata. Di conseguenz­a i test RTPcr-Sars-CoV-2 non hanno valenza scientific­a. Confidiamo nella buona fede di Silvestro e nel fatto che abbia a disposizio­ne tutti gli studi che dimostrano il contrario.

Gentili signori, mi spiace che abbiate trovato il termine negazionis­mo offensivo ma i motivi di questa scelta lessicale sono spiegati nel mio testo. Per praticità, li riassumo: la parola ha da tempo ampliato il proprio significat­o andando al di là del revisionis­mo storico sull’Olocausto, indicando l’irragionev­ole e ostinato rifiuto di accettare come vere scoperte scientific­he assodate; voi, anche in questa vostra replica, negate l’esistenza del virus Sars-CoV-2 e lo fate in modo irragionev­ole e ostinato, distorcend­o i fatti, inventando anomalie, equiparand­o ambiguità ed errori a menzogne. Il nuovo coronaviru­s è stato identifica­to; rifiutando­vi di considerar­e le prove della comunità scientific­a siete voi per primi a rendere difficile quella discussion­e sulle strategie sanitarie che in teoria dovrebbe starvi a cuore.

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