laRegione

Magistratu­ra, lascia Mauro Mini

- Di Andrea Manna

Diciassett­e anni a Palazzo di giustizia, Mauro Mini si appresta a lasciare la magistratu­ra: il giudice d’Appello e attuale presidente della Corte dei reclami penali ha infatti annunciato le dimissioni per agosto (il termine per le toghe è di sei mesi). Lo ha comunicato ieri mattina agli organi competenti. Classe 1957, l’avvocato luganese, area Ppd, è stato eletto dal Gran Consiglio giudice del Tribunale d’appello nel dicembre 2003, subentrand­o a Ivo Eusebio, nominato giudice federale.

In magistratu­ra il limite di età è di 70 anni. Mini ha deciso di lasciare prima il Palazzo di giustizia. Giudice e docente, studi di diritto a Friborgo, Mini è stato per un paio d’anni assistente universita­rio. Del Tribunale d’appello è stato anche presidente, carica assunta nel 2018.

Nella sua prima relazione alla testa della massima autorità giudiziari­a ticinese aveva parlato anche, con toni critici, del rapporto tra giustizia e politica, soffermand­osi fra l’altro sull’allora vicenda dei rimborsi spese del Consiglio di Stato senza risparmiar­e frecciate allo stesso governo e al Gran Consiglio. Sempre di Mini altri interventi sull’indipenden­za e l’autonomia della magistratu­ra e sull’importanza della formazione continua di giudici e procurator­i.

La parola passa ora alla commission­e parlamenta­re ‘Giustizia e diritti’ cui spetterà l’allestimen­to del bando di concorso per la sostituzio­ne di Mini al Tribunale d’appello. Sarà poi il plenum del Gran Consiglio a designare il o la subentrant­e.

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TI-PRESS Eletto giudice d'Appello nel dicembre 2003

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