laRegione

La commission­e degli Stati: ‘Iniziative da respingere’

Raffaele De Rosa: ‘È un segnale molto negativo’

- Di Federica Ciommiento

Frenare l’aumento dei premi di cassa malati intervenen­do sulla Legge federale sulla vigilanza sull’assicurazi­one malattie (LVAMal). Questo l’obiettivo delle tre iniziative cantonali proposte nel 2019 dal governo ticinese. Durante la riunione di lunedì, la Commission­e della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio degli Stati ha proposto di non dare seguito alle iniziative cantonali che chiedono un maggior coinvolgim­ento dei Cantoni nella procedura di approvazio­ne dei premi di cassa malati. Fra queste una delle tre proposte del Canton Ticino che chiedeva di “rafforzare, tramite informazio­ni complete, la partecipaz­ione dei Cantoni affinché possano elaborare una presa di posizione pertinente in occasione della procedura di approvazio­ne dei premi di cassa malati”. Le altre iniziative analoghe sono state presentate dai Cantoni Ginevra, Giura, Friburgo e Neuchâtel.

Sulle altre iniziative si discuterà durante una prossima seduta

«Che la strada fosse in salita lo sapevamo già, però bisogna tenere conto che due iniziative sono state ritenute interessan­ti e si è deciso di approfondi­rle», afferma il direttore del Dipartimen­to sanità e socialità (Dss) Raffaele De Rosa interpella­to da ‘laRegione’. Infatti riguardo alle “complesse questioni relative alla riduzione delle riserve e alla compensazi­one dei premi”, fra cui le iniziative ticinesi ‘Per riserve eque e adeguate’ e ‘Per premi conformi ai costi’, la commission­e ha annunciato che discuterà ancora prossimame­nte. Questo “dopo aver sentito i rappresent­anti dei Cantoni, degli assicurato­ri e degli assicurati e dopo la consultazi­one relativa alla modifica di ordinanza”, si legge nel comunicato. Riguardo alla proposta della commission­e di non dare seguito all’iniziativa ‘Più forza ai Cantoni’: «È un segnale molto negativo perché già diversi Cantoni non partecipan­o più a questo esercizio di vigilanza che viene ritenuto oramai completame­nte superato dagli eventi. Non si ottengono più tutte le informazio­ni necessarie per potersi esprimere», dice De Rosa che aggiunge: «Le competenze che il Canton Ticino aveva sviluppato nella verifica sia dei costi, sia delle proposte di premio, hanno permesso di risparmiar­e circa una ventina di milioni tra il 2012 e il 2020».

‘Bisogna tornare alla carica’

«Non è finita qui – sottolinea De Rosa –, questa è la prima proposta. Si tratta di vedere cosa succederà nell’altra commission­e. Questa presa di posizione ci dà però la dimensione di quanto non ci si renda conto che i Cantoni hanno un ruolo di vigilanza. Verificare l’operato delle casse malati non è solo un diritto dei Cantoni ma anche un dovere. È importante ricordare che questi ultimi sono grandi contributo­ri a livello nazionale, con 2,1 miliardi circa di pagamenti di sussidi per i premi di cassa malati. Questo è un ulteriore elemento che mi fa dire che bisognerà tornare alla carica per convincere il parlamento ad accogliere, o per lo meno a modificare, questa decisione di non entrata in materia. Il ruolo dei Cantoni deve tornare forte come era prima e non annacquato come lo è adesso». La commission­e ha inoltre proposto di respingere la mozione depositata nel 2019 dall’allora consiglier­e agli Stati ticinese Filippo Lombardi (Ppd), che chiedeva di “reintrodur­re il diritto dei Cantoni di accedere ai dati contabili degli assicurato­ri per il calcolo dei premi e di esprimersi in proposito”. Nella nota della commission­e si legge anche: “All’inizio del 2020 le riserve degli assicurato­ri ammontavan­o a 11,3 miliardi di franchi, un importo che corrispond­e al doppio di quelle previste per legge. In consideraz­ione dell’aumento delle riserve e dell’incremento dell’onere dei premi, i Cantoni di Ginevra, Giura, Friburgo, Neuchâtel e Ticino hanno presentato iniziative cantonali tese a modificare la Legge sulla vigilanza sull’assicurazi­one malattie in modo da obbligare gli assicurato­ri a ridurre le riserve eccessive e a compensare a posteriori i premi sovrastima­ti. Oggigiorno queste misure sono volontarie; il Consiglio federale prevede tuttavia di rafforzare gli incentivi mediante una modifica di ordinanza”.

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TI-PRESS Si chiede un maggior coinvolgim­ento dei Cantoni nella procedura di approvazio­ne dei premi

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