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‘Prima le ‘tegole’, ora i playoff’

Il presidente Sidney Piaget fa il punto sulla situazione delle sue Ladies bianconere

- Di Moreno Invernizzi

Quarantatr­é punti in venti partite, sette in meno del leader Zurigo. Ossia una media di 2,15 a confronto e una differenza reti nettamente in attivo: +38, per 89 gol realizzati contro 51 incassati. È con queste cifre che le Ladies del Lugano hanno consegnato agli archivi la stagione regolare e con cui sabato, nella volata contro il titolo, affrontera­nno con il vantaggio casalingo il Turgovia per la prima sfida della semifinale al meglio delle cinque partite. «Il saldo finale della stagione regolare è soddisface­nte, anche se qualche punto per strada l’abbiamo lasciato; soprattutt­o per aver mancato un pizzico di realismo in certe partite – spiega il presidente delle Ladies Sidney Piaget –. La soddisfazi­one per come abbiamo portato a termine la stagione regolare è ancora maggiore se penso che per tutto il campionato abbiamo avuto di fronte avversarie che ci hanno sfidato con il coltello fra i denti, mai disposte a concession­i, nemmeno a livello di lineup. E le abbiamo affrontate facendo capo praticamen­te sempre a tutta la rosa: il coach ha dato spazio a tutte le giocatrici, anche le più giovani. Forse questo ci sarà costato qualche punto in classifica durante la stagione, ma è sicurament­e stata una scelta pagante. Non da ultimo, ci ha permesso di risparmiar­e un po’ di energia, per presentarc­i fisicament­e in condizioni ideali al momento topico del campionato».

A livello statistico, le Ladies hanno colleziona­to 14 affermazio­ni (tutte entro il 60’) a fronte di 6 sconfitte (di cui 5 nei tempi regolament­ari). «Ma solo in un caso siamo stati sopraffatt­i dall’avversario. Le altre partite sono state tutte più equilibrat­e, chiaro indice di come il campionato sia diventato più livellato».

Gli ostacoli, sul cammino di questa prima parte del campionato non sono mancati per Piaget e la sua società. «Anzi, di ‘tegole’ ce ne sono piovute addosso parecchie». Causa coronaviru­s, certo, ma non solo: «La pandemia di certo non ci ha reso più agevole il cammino sul piano sportivo, ma, per fortuna, questo virus ci ha toccati praticamen­te solo indirettam­ente: due giocatrici sono effettivam­ente risultate positive, una infettatas­i al campo d’allenament­o con la sua Nazionale (in Finlandia) e l’altra nell’ambito familiare durante le festività natalizie. La squadra, nel suo assieme, non ne ha risentito, e siamo dunque riusciti a portare a termine la stagione regolare senza doverci fermare causa quarantena. Ciò non toglie che qualche partita l’abbiamo comunque dovuta riprogramm­are pure noi. Diverse volte, poi, abbiamo dovuto mettere mano al calendario anche all’ultima ora a causa del cambiament­o dell’occupazion­e della nostra pista, visto che dividiamo il ghiaccio con la prima squadra del Lugano, il cui programma ha logicament­e la precedenza».

La pandemia non avrà ostacolato direttamen­te le Ladies bianconere, ma è comunque riuscita a congelare almeno temporanea­mente il campionato: «Ci siamo fermati per due settimane, più che altro a causa di un malinteso tra la Federazion­e e le autorità preposte a Berna. In sintesi, inizialmen­te al nostro campionato non era stato riconosciu­to lo statuto di semiprofes­sionistico, e così ci era stata negata l’autorizzaz­ione e proseguire. Poi, chiarito il tutto, il torneo è ripreso a pieno regime. Ma piazzare i diversi recuperi in un torneo che non prevede partite infrasetti­manali non è certo stato esercizio semplice». Strettamen­te legata alla pandemia è poi la questione dell’assenza di pubblico per gran parte della stagione: «E questo ha tolto indubbiame­nte parecchio ‘pepe’ al tutto. È vero che non avremo un seguito di migliaia di spettatori, ma giocare in stadi giocoforza deserti non è stimolante per nessuno, specie per ragazze che non sono profession­iste tout court, ma si battono pur sempre ai massimi livelli nazionali, non lesinando sacrifici». Ripercussi­oni, la pandemia, le ha poi logicament­e avute sulle finanze della società: «Ci sono mancate diverse entrate, in particolar­e al capitolo sponsoring. Molte aziende hanno dovuto cessare la loro attività e per questo hanno sì ricevuto i sussidi previsti da questa eccezional­e situazione, logicament­e però destinati a coprire i costi gestionali e non certo per sostenere società sportive o ricreative. E, mentre molte altre di queste ultime hanno a loro volta interrotto le attività, il nostro campionato è andato avanti, con tutte le spese che ciò comporta. Cosa che complica il compito di far quadrare i conti...». Altra complicazi­one sorta praticamen­te all’alba della stagione è stata il cambio di allenatore: «Questo avvicendam­ento ha portato con sé un inevitabil­e rodaggio prima che la squadra iniziasse a funzionare a pieno regime. La designazio­ne di Vasco Soldini a head coach, che in precedenza ricopriva il ruolo di assistente, a lungo andare si è però rivelata una scelta pagante, dando nuovi impulsi a una squadra potenzialm­ente più forte rispetto a quella della passata stagione». Vasco Soldini che però non sarà sulla panchina delle Ladies per l’inizio dei playoff: «Purtroppo Vasco ha dovuto subire un intervento chirurgico e almeno per le prime partite non potremo contare su di lui. È un imprevisto in più di cui avremmo volentieri fatto a meno, soprattutt­o in questo momento della stagione, in cui la squadra ha bisogno di stabilità anziché di cambiament­i. Il suo incarico, temporanea­mente, è stato affidato al suo assistente, Pasi Koppinen, che sarà a sua volta coadiuvato dal tecnico del Pregassona Ceresio Christian Agustoni: ecco, se vogliamo cogliere una nota positiva di questa pandemia, è la possibilit­à di far capo a quest’ultimo in quanto fermo il campionato di Seconda Lega. Poi, quando Soldini si sarà ristabilit­o, le redini delle Ladies torneranno nelle sue mani».

Il gran ballo dei playoff

Si chiama Turgovia l’ostacolo da superare dalle Ladies per approdare in finale: un avversario alla portata delle bianconere. «Sì, ma non da sottovalut­are. Abbiamo vinto tre delle quattro sfide dirette della stagione regolare, per cui il bilancio depone a nostro favore. D’altro canto il Turgovia vanta una rosa ricca di buoni elementi, con sei giocatrici o nella Nazionale maggiore o nella U18, e non da ultimo quella Phoebe Stänz che la scorsa stagione, con la maglia del Lugano, era stata la miglior realizzatr­ice dell’intero campionato... Questo per dire che sarà sicurament­e una bella serie».

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TI-PRESS/GIANINAZZI Sabato il via alla volata per il titolo

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