Il Cantone aiuta gli ex dipendenti di Lasa
Aumenta da mezzo milione a 600’000 franchi il piano sociale a favore del personale di Lugano Airport Sa (Lasa) licenziato dalla società l’anno scorso. Il via libera è stato dato ieri dalla maggioranza del Gran Consiglio con 63 voti favorevoli e 10 contrari e 5 astenuti. L’aiuto è stato concesso anche se non era dovuto, ma giustificato dalla partecipazione azionaria cantonale del 12,5%. Ben venga il fatto che stiamo creando un precedente ha sottolineato il relatore Lorenzo Jelmini (Ppd). Il consigliere di Stato Claudio Zali ha ribattuto che non si tratta di un precedente: è un contributo a fondo perso che si aggiunge ai 500’000 franchi votati dal Consiglio comunale di Lugano dopo lunga discussione nel novembre 2020. Tanti gli interventi in Gran Consiglio che ha respinto l’emendamento presentato da Matteo Pronzini (Mps) per un contributo agli ex dipendenti di 300’000 franchi (ai voti ha ottenuto 30 consensi). Da destra sono invece piovute obiezioni: non c’è una base legale e si è ricordato che si stanno usando soldi dei contribuenti. La ripartizione dell’aiuto sarà deciso dall’assemblea dei dipendenti.
Viganello, all’ex Arl ci pensa Lugano
Il Gran Consiglio ha pure confermato la posizione del Consiglio di Stato che rimanda la palla alla Città di Lugano sulla questione dell’ex deposito Arl Sa. Lo scorso 1° dicembre il Consiglio comunale di Lugano ha accolto la mozione che chiede la modifica di Piano regolatore a salvaguardia dell’immobile di proprietà delle Arl.