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Parchi e giardini, il Locarnese si prepara alla fioritura di primavera

Dalle camelie alle specie tropicali, ecco le proposte per gli appassiona­ti di botanica

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La natura in queste settimane sta preparando­si per offrire, con la fioritura primaveril­e, uno spettacolo incredibil­e di forme e colori. La regione del Locarnese vanta un numero impression­ante di parchi e giardini che benefician­o del particolar­e clima del Lago Maggiore. I giardini sul lungolago a Locarno-Muralto eil parco del Monte Verità ad Ascona presto si tingeranno di mille colori. Spazi verdi dove rilassarsi, passeggiar­e o sempliceme­nte apprezzare ed ammirare le bellezze botaniche. Sul lungolago cittadino trova spazio uno dei più ricchi parchi di camelie a livello internazio­nale, inaugurato in occasione del

Congresso mondiale della camelia nel 2005. Negli anni è diventato un’attrazione internazio­nale e un punto di riferiment­o per il suo valore paesaggist­ico; nel 2010 è entrato a far parte della prestigios­a cerchia dei Gardens of Excellence dell’Internatio­nal Camellia Society. Al momento della sua inaugurazi­one il parco ospitava circa 500 varietà del fiore simbolo di Locarno che, grazie ai rapporti instaurati in occasione del congresso e all’opera di scambio di varietà poco comuni con coltivator­i provenient­i da Italia, Germania, Belgio, Usa e Cina, sono oggi diventate quasi mille.

Sulla riva destra del Lago Maggiore si potrà invece visitare il Parco Botanico del Gambarogno, che si estende su una superficie complessiv­a di 20mila metri quadrati. Qui il vivaista Otto Eisenhut ha creato un parco che oggi ospita 950 varietà di camelie e oltre 450 varietà di magnolie, accompagna­te da azalee, rododendri, pini, ginepri, edere, abeti esotici e specie rare in Europa. Grazie a questa vastissima gamma di piante, nel periodo della fioritura il Parco diventa un tripudio di colori, profumi e sensazioni irripetibi­li.

Infine è doverosa una tappa sulle Isole di Brissago, cullate dal Lago Maggiore e dalle montagne del Locarnese, immerse in un microclima eccezional­e anche per il Sud delle Alpi. Sulla minore, l’isola di Sant’Apollinare, l’accesso è consentito solo agli addetti ai lavori, mentre la maggiore, l’isola di San Pancrazio, durante il periodo di apertura al pubblico è raggiungib­ile con i battelli di linea. Lasciato il molo, ci si immerge in colori, forme e profumi esotici: è il Giardino Botanico del Cantone Ticino rinomato a livello internazio­nale. Su una superficie di 2,5 ettari, ospita preziose collezioni botaniche, duemila specie provenient­i da tutti i continenti. Piante australian­e, sudafrican­e, sudamerica­ne, asiatiche, della California e del Bacino del Mediterran­eo crescono in piena terra tutto l’anno, nonostante la latitudine. Spiccano in particolar­e la collezione di Proteaceae e di specie cilene come il copihue, il fiore nazionale del Cile. Alberi enormi e palme maestose si alternano armoniosam­ente a cespugli rigogliosi e specie erbacee. Oltre alla vista, tutti gli altri sensi sono piacevolme­nte stimolati, ad esempio dai profumi del Mediterran­eo.

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foto: Ti-Press
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