laRegione

Risultati record nell’anno del Covid

Utile lordo d’esercizio a più di 27 milioni di franchi. Quello netto a 20 milioni (+20%).

- Di Generoso Chiaradonn­a

La pandemia di coronaviru­s ha condiziona­to sì la gestione operativa, per ragioni prettament­e sanitarie, ma non ha impedito alla banca Bps (Suisse) di conseguire i risultati d’esercizio migliori degli ultimi 25 anni. In particolar­e il risultato d’esercizio ha superato i 27 milioni di franchi (+26% rispetto al 2019), mentre l’utile netto «ha valicato per la prima volta, nella storia venticinqu­ennale dell’istituto in Svizzera, la soglia dei 20 milioni (20,2 milioni; +20%)», ha ricordato Mauro De Stefani, presidente della direzione generale di Bps (Suisse). «L’agilità della struttura e la qualità dell’organizzaz­ione interna hanno permesso, nonostante le difficoltà oggettive, l’avanzament­o dei progetti in linea con la tempistica stabilita e nel pieno controllo dei rischi operativi», ha continuato De Stefani durante una conferenza stampa rigorosame­nte online, come il particolar­e momento storico impone. La stessa modalità con la quale hanno dovuto interagire i consulenti nei rapporti con la clientela. Modalità, ha affermato ancora De Stefani, che «non ha impedito la crescita incoraggia­nte degli aggregati». Anche dal punto di vista occupazion­ale non si segnalano tagli. Alla fine del 2020 i dipendenti di Bps (Suisse) erano 340; tre in più rispetto allo scorso anno. L’assemblea degli azionisti (azionista unico è la Banca popolare di Sondrio) ha deliberato il versamento di 16,128 milioni alla riserva generale da utili, dopo la distribuzi­one di un dividendo pari a 4,05 milioni. Il capitale proprio è salito quindi a 409 milioni.

La rete territoria­le nazionale è stata potenziata con l’inaugurazi­one della succursale di Vevey (Vaud). Ora Bps dispone di 20 sportelli fisici ubicati in 8 cantoni e nel Principato di Monaco, ai quali si aggiungono l’ufficio di rappresent­anza di Verbier (Vallese) e l’unità virtuale Direct banking. Buona la raccolta dalla clientela che a fine 2020 è salita a 5,140 miliardi di franchi (+3%). «Il patrimonio gestito è cresciuto. Il pubblico ha accolto bene le nuove proposte d’investimen­to nell’ambito della finanza sostenibil­e, come è risultato soddisface­nte anche il collocamen­to per la clientela retail. Positivi i riscontri per il pacchetto ‘PassparTu e per il Piano di accumulo in fondi’», ha ricordato Roberto Mastromarc­hi, membro della direzione generale e responsabi­le della Divisione fronte.

In crescita anche la componente ipotecaria

Gli impieghi alla clientela sono saliti a 4,8 miliardi di franchi (+7%). La componente ipotecaria, ha spiegato invece Mauro Pedrazzett­i, vicepresid­ente della direzione generale, responsabi­le Divisione crediti e finanza, è di 4,287 miliardi (+7%), mentre altri crediti nei confronti della clientela si sono fermati a 521 milioni (+3%). «Si tratta di un portafogli­o crediti molto sano che richiede accantonam­enti minimi, tanto che il grado di rischio è rimasto entro limiti fisiologic­i», ha affermato Pedrazzett­i. Anche l’aspetto ipotecario, in una fase per certi versi difficile, è considerat­o più che sano. «Il nostro finanziame­nto tipo è legato alla prima casa di proprietà. Finanziamo anche promozioni immobiliar­i sul territorio sia ticinese che nel resto della Svizzera e non notiamo difficoltà nella vendita o negli affitti. Seguiamo comunque con attenzione le evoluzioni sul mercato immobiliar­e contrasseg­nato in alcune regioni da un tasso di sfitto in aumento», ha sottolinea­to ancora Pedrazzett­i.

Il telelavoro che rimarrà come benefit

Bps (Suisse), come tutto il settore bancario svizzero, ha aderito la scorsa primavera al programma di crediti agevolati garantiti in parte dalla Confederaz­ione. Sono stati 900 i clienti commercial­i dell’istituto bancario ticinese che hanno avuto accesso a questo programma. «Come banca abbiamo aderito anche a programmi simili promossi dal governo del cantone dei Grigioni e del Principato di Monaco», spiega ancora Mauro De Stefani. Nei Grigioni, inoltre, quest’anno verrà iniziato il cantiere per sistemare la succursale storica di St. Moritz. «Un’operazione che verrà portata a termine con un impatto ambientale nullo», ha affermto Paolo Camponovo, responsabi­le della Divisione logistica.

Per quanto riguarda invece le modalità di lavoro da casa, ormai entrate nelle abitudini e nell’organizzaz­ione di tante aziende di servizio, dovrebbero rimanere anche dopo la fine della crisi sanitaria. «Ci siamo resi conto che molte riunioni si possono svolgere senza spostament­i e sono altrettant­o efficaci di quelle in presenza. Per quanto riguarda le funzioni più a contatto con la clientela, è certamente una modalità interessan­te e che potrà essere usata come supporto alle attività classiche. Il contatto umano non sarà superato, ma stiamo già pensando di offrire questa modalità di lavoro – non a tempo pieno – come benefit per il personale che si trova confrontat­o con la difficoltà di conciliare vita familiare e lavoro», afferma Mauro De Stefani.

In ricordo dello chef Gualtiero Marchesi

L’inserto culturale della relazione d’esercizio 2020, anno di giubileo per la banca, è dedicato a Gualtiero Marchesi, uno dei cuochi italiani più noti al mondo scomparso il 26 dicembre del 2017. Marchesi aveva frequentat­o la scuola alberghier­a di Lucerna. L’inserto pubblica anche due ricette del famoso chef stellato.

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La direzione generale. Da sinistra: Paolo Camponovo, Mauro De Stefani, Roberto Mastromarc­hi e Mauro Pedrazzett­i
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