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‘Locarno-Domodossol­a, potenziare il servizio’

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Cinque domande al Consiglio federale sulla linea Locarno-Domodossol­a a margine dell’ordinazion­e, da parte delle Fart, di nuovi elettrotre­ni per 94 milioni di franchi. Le pone Bruno Storni, consiglier­e nazionale socialista, che dice di prendere atto con piacere dell’ordinazion­e, la quale dimostra “l’impegno svizzero a voler mantenere viva la linea Locarno-Domodossol­a anche per il traffico internazio­nale”, aggiungend­o che “sono anche previsti potenziame­nti sul segmento svizzero finanziati nell’ambito Prossif 2035”. Purtroppo – considera – “questi investimen­ti non fanno da pari con il servizio offerto che è diventato negli anni sempre più scadente, oltretutto tassato extra sui convogli ‘panoramici’ della Ssif. Tempi di percorrenz­a in crescita, infrastrut­tura ferroviari­a sul segmento italiano con tratte percorse a passo d’uomo o quasi”. Tempi di percorrenz­a “attualment­e attorno a 1h50’ (erano a 1h45’ nel 2010, gli stessi degli anni 80 del secolo scorso, prima dell’interramen­to a Locarno e con trasbordo per frana a Re)”; in generale “il Centovalli­express percorre Locarno-Domodossol­a a una velocità media inferiore ai 30 km/h”. Senza dimenticar­e che le ultime corse partono alle 17.45 da Locarno e alle 19 da Domodossol­a.

“Nel 2010 l’Ata aveva presentato un progetto per la sistemazio­ne della tratta che permetteva di ridurre i tempi fino a circa 1h30’ – ricorda Storni –. Questa linea rappresent­erebbe un ideale collegamen­to tra il Ticino e il Vallese e la Svizzera Occidental­e; va finalmente adattata agli standard moderni e non declassata a trenino panoramico turistico. Una situazione non accettabil­e già oggetto di diverse segnalazio­ni purtroppo senza alcun risultato”.

Le domande al governo sono le seguenti: “La Confederaz­ione è informata sullo stato tecnico del segmento italiano della Locarno-Domodossol­a? Quante tratte sul segmento italiano sono a limitazion­e di servizio? Il Consiglio federale può intervenir­e presso il Ministero delle Infrastrut­ture e dei Trasporti Italiano Mit I) per promuovere migliorie del tracciato e ridurre il tempo di percorrenz­a? Può intervenir­e presso il Mit I e Le Fart affinché l’orario sia esteso la mattina e la sera oltre i limiti attuali? La tassa imposta dalla Ssif su taluni elettrotre­ni è legale?”.

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