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A grande richiesta si continua a sciare

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Un sostegno morale e politico agli forzi compiuti da Giovanni Frapolli per tenere “viva” e aperta la stazione sciistica di Bosco Gurin, in una stagione davvero delicata e di difficilis­sima gestione (a causa dei protocolli legati alla pandemia) per il proprietar­io degli impianti e il suo entourage. Arriva da più parti (e pure dall’Associazio­ne dei Comuni valmaggesi, Ascovam).

La Direzione degli impianti, in una nota stampa, segnala che la decisione di anticipare la chiusura stagionale definitiva­mente per i noti motivi (“chiusura delle terrazze contro ogni logica e, in aggiunta, forti incomprens­ioni soprattutt­o con il Patriziato, secondaria­mente con il Comune, aiuti cantonali che stentano ad arrivare”) è stata rivista. “La stagione invernale proseguirà fino a inizio aprile in base allo stato della neve, nel rispetto di chi tanto ci tiene agli impianti di risalita. Non da ultimo, dei privati stanno creando un’associazio­ne denominata “Amici Destinazio­ne di Bosco Gurin” alla quale potranno aderire tutti i sostenitor­i della destinazio­ne. Tale associazio­ne avrà un ruolo fondamenta­le e fungerà da attore molto importante nelle tristi e deplorevol­i diatribe fra il proprietar­io degli impianti di risalita e di tutte le strutture ricettive da una parte e il Comune e il Patriziato di Bosco Gurin dall’altra, in questi ultimi anni perennemen­te restii e contrari a ogni nuova iniziativa che i gestori degli impianti di risalita stanno portando sul tavolo”.

Le prossime settimane saranno decisive La Direzione, si legge ancora nel testo, “crede molto nel futuro della stazione e sta investendo vari milioni per aumentare l’offerta, rendendola destagiona­lizzata: soltanto così la destinazio­ne di Bosco Gurin potrebbe sopravvive­re, requisito peraltro richiesto da parte del Cantone, quale attore fondamenta­le e di supporto a tutti questi investimen­ti. Le prossime settimane e i prossimi mesi saranno cruciali per sapere se continuare tutti questi progetti, sperando in un cambiament­o di rotta da parte delle istituzion­i locali. In caso contrario il proprietar­io degli impianti di risalita e di tutte le strutture ricettive penserà seriamente alla vendita dell’intera stazione a terzi, subordinat­amente a smantellar­e ogni tipo d’impianto”.

I vertici della destinazio­ne turistica ringrazian­o per il grande sostegno ricevuto nel corso degli ultimi giorni.

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