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Rivetta Tell e ancora Foce, i luoghi di assembrame­nto

Anche alcuni interventi per feste ‘affollate’ in casa

- Di Guido Grilli

Le 490 multe e le 16 segnalazio­ni al Ministero pubblico scattate in Ticino a febbraio per assembrame­nti e mascherine non indossate? «La metà dei casi riguarda Lugano» – fa sapere Roberto Torrente, comandante della polizia della città. Che aggiunge: «Lo scorso weekend – sicurament­e complici le temperatur­e primaveril­i – si sono registrati nuovi assembrame­nti: abbiamo avuto punte fino a 300 giovani alla Foce e 150 alla Rivetta Tell. Significa che con il Cantone dovremo ridiscuter­e eventuali nuove misure».

‘Le contravven­zioni, valido deterrente’

Il capo della polizia di Lugano riconosce qualche attenuante: «È chiaro che la pandemia sta mettendo a dura prova i giovani, i quali più di tutti avvertono l’esigenza d’incontrars­i e lo fanno in spazi ampi e agevoli della città. I luoghi con più assembrame­nti sono la Rivetta Tell, di nuovo la Foce, che è tornata in auge, e la stazione di Lugano, dove giungono numerosi altri giovani sia dal Mendrisiot­to sia dal Sopracener­i e dove abbiamo effettuato numerosi controlli». Il comandante delle forze dell’ordine spezza un’altra lancia in favore dei giovani: «Rispetto ai mesi precedenti, quando la polizia interveniv­a, ma non avendo competenze non poteva dare le multe, la situazione è migliorata. Ora i giovani sembrano aver capito l’importanza della mascherina». Ma da inizio febbraio gli agenti sono stati autorizzat­i a multare: 100 franchi per chi non indossa la mascherina e, in caso di recidiva o di aggravanti, segnalazio­ne al Ministero pubblico. «I giovani sembrano aver capito che qualcosa è cambiato e le contravven­zioni hanno fatto da valido deterrente. Questo non significa compiere solo interventi repressivi, la discussion­e deve poter esserci sempre». Intanto, tra gli interventi figurano anche cinque casi di feste private, un po’ troppo affollate, che in tempi di pandemia significa superare i cinque invitati. Le conseguenz­e? «Per l’organizzat­ore, ossia il padrone di casa – spiega Torrente – la multa è più salata: 150 franchi. Non si sono invece fortunatam­ente avute notizie di rave party».

Torrente fa sapere per contro che dal profilo degli interventi notturni, di recente è capitato diverse volte che cittadini allertasse­ro la polizia per sospette risse tra giovani ma che poi, dopo l’arrivo di pattuglie nell’arco di pochi minuti, le situazioni non si siano rivelate conformi alle segnalazio­ni. «Situazioni problemati­che si sono registrate nei mesi scorsi, ma da qualche weekend sono rientrate».

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TI-PRESS La polizia della città di Lugano

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