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Parte a settembre cantiere di 4 anni

Evasi i ricorsi e ritirato l’ultimo che era ancora pendente. Come cambierà la viabilità in città.

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Ultimo ricorso ritirato, altri evasi positivame­nte e perciò, dopo Berna, anche a Palazzo delle Orsoline diventa definitivo il progetto per la realizzazi­one del semisvinco­lo autostrada­le che rivoluzion­erà l’entrata e l’uscita veicolare alla Turrita da e per sud lungo via Tatti. Il Consiglio di Stato comunica infatti che è cresciuta in giudicato pure la parte cantonale del progetto, oltre a quella federale. Entrambe, ricordiamo, erano state oggetto di ricorsi. Conseguenz­a: “L’esecutivit­à delle due decisioni di approvazio­ne, federale e cantonale, consentirà di dare avvio ai lavori previsti a partire dal settembre 2021 e fino a inizio 2025, con un costo preventiva­to di 65 milioni di franchi”. Il semisvinco­lo – ricorda il Dipartimen­to del territorio in un comunicato – è l’opera principale del Piano dei trasporti del Bellinzone­se, nonché dei Programmi di agglomerat­o del Bellinzone­se di seconda e terza generazion­e (Pab2 e Pab3): “Esso permetterà di sgravare in modo sensibile il traffico dell’agglomerat­o a sud di Bellinzona, dimezzando nel contempo i tempi di percorrenz­a di accesso alla città. Trasporto pubblico e mobilità lenta potranno quindi essere valorizzat­i grazie alle migliorate condizioni di sicurezza, nonché alla messa in atto della politica selettiva dei posteggi nel centro cittadino”.

La principale opera viaria

In concreto, ricordiamo, l’opera prevede la costruzion­e di rampe d’accesso all’autostrada da e verso sud, la realizzazi­one di una rotonda sopraeleva­ta, l’adeguament­o di via Tatti con doppia corsia per senso di marcia e una quinta corsia di preselezio­ne e preferenzi­ale per bus, l’integramen­to di ripari fonici in calcestruz­zo con una parte vetrata, impianti semaforici con priorità per il trasporto pubblico, un posteggio d’attestamen­to di superficie (dietro l’Arti e mestieri) dimensiona­to per cinquecent­o posti e raccordi ciclopedon­ali attorno a via Tatti con, in particolar­e, la passerella ciclopedon­ale tra Bellinzona e Monte Carasso (già realizzata nel 2011). È inoltre prevista una nuova passerella ciclopedon­ale tra Bellinzona e Carasso, in corrispond­enza dell’ex ponte della Torretta, il cui cantiere dovrebbe iniziare il prossimo autunno.

Per il centro progetto entro l’estate Collegate al semisvinco­lo e alle opere appena elencate, ma per taluni punti anche a prescinder­e da esse e quindi indipenden­ti, a breve-medio termine si prevede l’implementa­zione di una serie di altre novità viarie. Con la realizzazi­one anche della passerella della Torretta – premette anzitutto il municipale Simone Gianini, capodicast­ero Territorio e mobilità nonché presidente della Commission­e regionale dei trasporti del Bellinzone­se – si andrà anzitutto a completare l’anello ciclo-pedonale preposto a collegare il centro alla sponda destra attraverso la golena, grazie anche a un nuovo collegamen­to di mobilità dolce previsto al piede di via Tatti verso via Chicherio.

Un passo ulteriore è rappresent­ato dalla modifica dei flussi di traffico nel comparto urbano centrale: entro l’estate il Cantone pubblicher­à i piani che comprender­anno la chiusura al traffico di via Orico, la conseguent­e possibilit­à di svoltare a sinistra da via Motta su viale Franscini per i veicoli che giungono dal Portone, senza più però la facoltà di raggiunger­e piazza Governo da via Ghiringhel­li ma solo, altra novità, dalla già rinnovata via Jauch che verrà aperta nei due sensi. I bus del Trasporto pubblico in uscita da questo comparto eviteranno il traffico e s’immetteran­no su via Motta usando vicolo Sottocorte, oggi impraticab­ile essendo a fondo cieco. In questo ambito, annota Simone Gianini, «alcuni compiti sono di competenza comunale, mi riferisco all’introduzio­ne in piazza Governo della cosiddetta Zona d’incontro con limite di velocità a 20 km/h e precedenza assoluta ai pedoni, questo partendo da piazza Indipenden­za e includendo via Dogana, via Bonzanigo e la piazza del Teatro Sociale. Il messaggio municipale è in fase di allestimen­to». Non da ultimo, di competenza cantonale è anche l’aggiorname­nto dell’intero impianto semaforico lungo il tratto di strada principale fra Giubiasco e Pratocaras­so; la centrale di gestione troverà posto nella sede della Polizia cittadina.

Qualità ai lati di via Tatti

Un altro capitolo che vede coinvolta la Città di Bellinzona riguarda la possibilit­à edificator­ia ai lati della futura via Tatti a cinque corsie: alla fine di un lungo iter ricorsuale, ricordiamo, il Tribunale federale non ha riconosciu­to la possibilit­à di ampliare l’area edificabil­e, consentend­o nuove costruzion­i solo laddove già possibile in base al Piano regolatore vigente. Un’unica concession­e ha riguardato una porzione di 9’000 metri quadrati situata nelle immediate vicinanze del Business Center. «Come previsto nel Programma di azione comunale – informa il capodicast­ero Simone Gianini – s’intende lanciare uno studio di fattibilit­à urbanistic­o che immagini una pianificaz­ione di questa porzione coerente sia con il vicino posteggio di attestamen­to che il Cantone intendereb­be interrare, sia con le adiacenze, in particolar­e il parco golenale. Il tutto nel rispetto della decisione del Tribunale federale e orientato ad assicurare una qualità non solo urbanistic­a ma soprattutt­o di fruibilità pubblica per l’ampia parte non edificabil­e, compreso il collegamen­to pedonale lungo il riale Dragnato la cui vetusta passerella è previsto che verrà rinnovata e prolungata in direzione di via Ghiringhel­li».

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La ‘turbo-rotonda’ sopra l'autostrada non è la sola opera prevista nei 65 milioni d'investimen­to
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Simone Gianini: 'Zona 20, messaggio in allestimen­to'

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