Per ricostruire il bosco serviranno almeno 50 anni
Il Municipio informa la popolazione sui lavori
Prima lo scirocco di inizio ottobre, poi le nevicate del periodo natalizio. I boschi sopra gli abitati di Vacallo, Morbio Inferiore e Breggia hanno decisamente vissuto mesi difficili. Oltre a rispondere a un’interrogazione del gruppo Ppd e Indipendenti per Vacallo, il Municipio di Vacallo ha voluto informare la popolazione sull’avanzamento dei lavori di ripristino. Il forte vento di scirocco, oltre i 100 km/h, “ha sradicato fino al 90 per cento degli alberi. Molto difficile a causa della fittissima e impenetrabile vegetazione ancora verde, quantificare nell’immediato il reale impatto sulla foresta”. La neve “ha ulteriormente aggravato la stabilità già precaria degli alberi sopravvissuti alla tempesta, facendone cadere molti altri”. In accordo con Breggia e Morbio Inferiore, il Municipio di Vacallo “ha da subito messo in atto gli interventi necessari per far fronte all’urgenza, con assoluta priorità alla rimozione degli alberi caduti, o pericolanti, sulle proprietà private”. Lo studio Fuerst e associati è stato incaricato di elaborare un progetto selvicolturale per il ripristino del bosco di protezione. Vanno tenuti in considerazione “i tempi per la ricostruzione di un’area boschiva in generale e delle dimensioni con cui siamo confrontati. Non si può certo parlare di anni, ma bisogna pensare a decenni, anche oltre 50 anni. La natura fa il suo corso: purtroppo la crescita non può essere veloce come la distruzione con la quale nostro malgrado ci siamo trovati confrontati”.
‘Esecutivo sempre aggiornato’
Nelle settimane successive alla tempesta, si legge nella risposta all’interrogazione, ci sono state cinque riunioni tra la direzione lavori dell’Ufficio forestale del 6° circondario (forestale Andrea Guglielmetti), i tre Municipi e gli Uffici tecnici per “illustrare esattamente gli interventi previsti”. Il Municipio di Vacallo, si precisa, “è sempre stato aggiornato sull’avanzamento dei lavori” tramite l’Ufficio tecnico e il capodicastero Ambiente Andrea Rigamonti. Durante i citati incontri, il Comune di Vacallo “ha deciso di assumersi l’incarico di allestire un progetto selvicolturale sostenuto anche dagli altri due Comuni; ha chiesto al Cantone e ottenuto il permesso di iniziare immediatamente i lavori con la garanzia di sussidio; ha deliberato la prima trance di lavori urgenti e dato mandato allo studio di ingegneria forestale Fuerst e associati di allestire il progetto definitivo”.
Lo stesso, aggiunge il Municipio di Vacallo, “avrà la supervisione del forestale di settore”, si baserà su precise direttive selvicolturali emanate dalla Confederazione e, con le indicazioni del Municipio, terrà conto “di tutti gli aspetti necessari al ripristino del bosco di protezione, alla gestione delle neofite invasive, agli aspetti naturalistici e alla fruibilità da parte della popolazione”.
Tra ‘ragni’, elicotteri e ripristino Tornando agli interventi in corso, l’esecutivo di Vacallo spiega che dopo i lavori di sgombero delle strade “si è proceduto all’individuazione delle superfici danneggiate e alla determinazione delle priorità d’intervento”. A causa “dell’evidente pericolosità” dei lavori da svolgere, “le imprese incaricate hanno utilizzato degli escavatori rampanti pesanti (ragni), unico metodo possibile per sistemare e sgomberare le ceppaie cadute anche sui sentieri”. A causa della mancanza di strade forestali “e per non devastare le strade comunali (via Vignola) è stato impiegato un elicottero per rimuovere il legname dal pendio sopra Vacallo. Si pensi che il trasporto di questo legname richiederebbe circa 350 grossi camion”. Questi lavori vengono svolti “in ottemperanza alle direttive federali sui lavori forestali” emanate dalla Commissione federale di coordinamento per la sicurezza sul lavoro. I lavori intanto proseguono e “a breve” si sposteranno anche in direzione di Sagno-Morbio Superiore. Per rimuovere gli alberi caduti lungo la mulattiera Vacallo-Sagno – “già in precedenza non si trovava in uno stato impeccabile” – l’impiego di macchinari adeguati “ha sicuramente accentuato il problema in alcuni punti delimitati”. Per ovviare a questa situazione, “ancor prima d’iniziare i lavori il Municipio di Vacallo aveva ricevuto rassicurazioni sulla sistemazione dei danni a lavori ultimati, come in ogni cantiere, con l’obiettivo di migliorare la situazione iniziale”.