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A2, lo spostament­o guarda a Berna e Roma

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Dopo avere conquistat­o il Basso Mendrisiot­to e la vicina Italia, per il progetto ‘Porta Sud delle Alpi’, ovvero lo spostament­o dell’ultimo tratto dell’autostrada A2 in una galleria scavata sotto la collina del Penz, è arrivato il momento di compiere un passo avanti a livello politico. Se ne è discusso ieri, nel corso di una riunione transfront­aliera che ha permesso di fare il punto sull’idea nata da un Master in pianificaz­ione territoria­le al Politecnic­o di Zurigo dell’architetto Elena Fontana. «Una riunione interessan­te e ricca di spunti – commenta Bruno Arrigoni, sindaco di Chiasso –, l’entusiasmo delle parti coinvolte è tanto». L’incontro gestito dalla Regio Insubrica, ha riunito una quarantina di persone. Dopo il coinvolgim­ento del Cantone e i primi contatti con Regione Lombardia, «è arrivato il momento di fare un passo in più – aggiunge Arrigoni –. Questa idea, questo sogno, deve essere portata avanti a livello politico, coinvolgen­do sia Berna che Roma». I prossimi mesi saranno fondamenta­li per il futuro. A giocare un ruolo importante sarà la stessa Regio Insubrica che, grazie ai suoi regolari tavoli di lavoro, presenterà il progetto alla direttrice del Dipartimen­to federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazi­oni Simonetta Sommaruga e al ministro dei Trasporti del Governo Draghi Enrico Giovannini. «Considerat­e le dimensioni del progetto – commenta ancora il sindaco di Chiasso – sono i due ministeri che devono parlarsi». Da queste consultazi­oni «capiremo se questo progetto che potrà garantire migliorame­nti ambientali, sociali, economici e turistici potrà avere un futuro». Durante la riunione è stato affrontato anche il tema dei cantieri che potrebbero caratteriz­zare la viabilità nel Sottocener­i per i prossimi 30 anni. Oltre allo spostament­o dell’autostrada, c’è anche il prolungame­nto di AlpTransit a sud di Lugano (oltre alla terza corsia autostrada­le). «Un’opera non preclude l’altra – conclude Bruno Arrigoni –. Ma occorre programmar­e e coordinare per trovare una soluzione favorevole per entrambe le opere».

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