Animali politici
L’idea orwelliana che i politici sono abbinabili agli animali della fattoria è avvincente. Al posto dei maiali si può pescare tra gli equini. La libertà di scegliere bene “gli animali politici” che ci governano è però limitata a pochi rappresentanti convincenti. Tra i politici navigati si presentano “tre tipi” di animali politici. “Il cavallo di razza” che ha le capacità di gestire il presente ma anche di programmare il futuro con proposte coraggiose. Bellinzona necessita di questi rari politici. Tra i temi importanti c’è la pianificazione del territorio che può condizionare il futuro della regione. Dalla zona ex Officine, farcita di terreno prezioso, che attirerà molti speculatori e mafiosi se non gestita con oculatezza, alla situazione viaria che da decenni è ferma al palo con conseguenze devastanti per gli automobilisti e non. Tutti si ritrovano una città con solo due arterie principali, via S. Gottardo e via
Galbisio, congestionate e attualmente non in grado di risolvere l’annoso problema del traffico. Oppure il “mulo da soma” che lavora a testa bassa con impegno e che ottiene risultati immediati, magari condivisibili, ma che non presenta progetti o soluzioni a media e lunga portata. E finalmente “l’equino bolso”. Tra questi c’è chi si ripresenta regolarmente con coraggio nonostante abbia fallito nel suo cammino politico o chi, con interventi moralistici fuori posto visto il suo passato privato a gestione non encomiabile, detta legge elargendo giudizi poco politici su tutti. Pertanto dopo decenni di scelta lega, non condividendo il matrimonio con alcuni personaggi dell’Udc bellinzonese, dovrò cambiare opzione e passare alla lista senza intestazione riempiendola con i pochi cavalli di razza e i molti muli da soma.