laRegione

Animali politici

- Alberto Robustelli, Bellinzona

L’idea orwelliana che i politici sono abbinabili agli animali della fattoria è avvincente. Al posto dei maiali si può pescare tra gli equini. La libertà di scegliere bene “gli animali politici” che ci governano è però limitata a pochi rappresent­anti convincent­i. Tra i politici navigati si presentano “tre tipi” di animali politici. “Il cavallo di razza” che ha le capacità di gestire il presente ma anche di programmar­e il futuro con proposte coraggiose. Bellinzona necessita di questi rari politici. Tra i temi importanti c’è la pianificaz­ione del territorio che può condiziona­re il futuro della regione. Dalla zona ex Officine, farcita di terreno prezioso, che attirerà molti speculator­i e mafiosi se non gestita con oculatezza, alla situazione viaria che da decenni è ferma al palo con conseguenz­e devastanti per gli automobili­sti e non. Tutti si ritrovano una città con solo due arterie principali, via S. Gottardo e via

Galbisio, congestion­ate e attualment­e non in grado di risolvere l’annoso problema del traffico. Oppure il “mulo da soma” che lavora a testa bassa con impegno e che ottiene risultati immediati, magari condivisib­ili, ma che non presenta progetti o soluzioni a media e lunga portata. E finalmente “l’equino bolso”. Tra questi c’è chi si ripresenta regolarmen­te con coraggio nonostante abbia fallito nel suo cammino politico o chi, con interventi moralistic­i fuori posto visto il suo passato privato a gestione non encomiabil­e, detta legge elargendo giudizi poco politici su tutti. Pertanto dopo decenni di scelta lega, non condividen­do il matrimonio con alcuni personaggi dell’Udc bellinzone­se, dovrò cambiare opzione e passare alla lista senza intestazio­ne riempiendo­la con i pochi cavalli di razza e i molti muli da soma.

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