laRegione

Jodel: dalle Alpi al mondo (ooh-iii-dii)

Il folclore del male

-

Elaborare le tragedie è umano. Ma sdoganarle come un’innocua questione di costumi e ʻcuriosità­ʼ forse è troppo.

Ogni tanto qualcuno ci casca, eh già. Ricordate il principino Harry che si era presentato a una festa vestito da nazi? Era il 2005 e per calmare le acque anche le scuse – dopo il putiferio – furono regali. Ma di gente che ha creduto fosse divertente agghindars­i da SS o portare i simboli dell’Olocauto se ne trova un po’ ovunque (a ricordarse­li). In particolar­e nella musica pop rock, personaggi spinti da una gran voglia di provocare. È noto il David Bowie ritratto mentre faceva (forse?) il “saluto romano” e certe sue dichiarazi­oni su Adolf: tutta colpa dell’ambiente berlinese, di una lettura poco accorta di Nietzsche e della cocaina a palate che gli annebbiaro­no la mente, vai a capire. Non si contano poi gli scatti in pieno punk inglese che ritraggono i Sex Pistols, i Siouxsie & the Banshees e i loro entourage con magliette e fasce al braccio recanti la svastica. Si gettarono nel filone pure i Joy Division con una nota copertina del 1977/’78 (ma gli obiettivi erano altri, si disse). Anche i gruppi che si sono fatti ritrarre con cappelli e divise ispirate alla Luftwaffe della Wehrmacht non sono pochi, una moda che negli Usa piace in un certo ambiente dell’hard rock di matrice bianca (bandiera sudista inclusa). E allora, che vuoi che sia se anche da noi ci sono candidati alle prossime Comunali che “per provare” andavano in giro vestiti da fascisti e passano dal nazismo all’anarchia? Tanto va tutto bene, come a Carnevale.

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland