Versatilità a tutto campo
Spicca anche sul Suv premium di gamma intermedia l'agile propulsione ibrida plug-in, con due litri turbo e unità elettrica: capace di combinare elasticità, economia e buona reattività quando prevale la vena sportiva. Guida e trazione 4x4 conservano tutte le doti dinamiche care al costruttore tedesco.
Il tocco di sportività che piace: qualità che specie per BMW è davvero di casa, la “firma” che intende accompagnare ogni modello.
E con l’arrivo delle soluzioni ibride il tema del dinamismo ha trovato ulteriori temi di sviluppo, potendo sfruttare l’aggiunta dell’apporto elettrico sotto forma di spinta aggiuntiva. Ma quanto invita realmente alla guida “reattiva” la componente elettrica? Un tema che offre riflessioni intriganti. Giacché, alla prova concreta, spesso ci si trova ad affondare l’acceleratore più con entusiasmo sulle auto puramente a corrente, piuttosto che sulle varianti ibride a doppia propulsione; anche quando si dispone di modelli dall’indole dinamica molto curata, come è nel caso della stessa X3 30e di questa prova. L’auto solo elettrica è giocosa, semplicissima nel funzionamento e silenziosa da sembrare quasi finta; e spinge con quel vigore istantaneo - innato in questo tipo di motore - che riesce a far stampare sorrisi pure nel breve scatto da un semaforo all’altro. Sulle ibride, anche potenti come il Suv bavarese, coppia e potenza istantanee dell’elettrico entrano invece più in gioco sotto forma di aggiunta alla “verve” del motore principale a combustione, estendendone il vigore su un arco di erogazione ben più ampio; le prestazioni sono notevoli e più facili da raggiungere, eppure a livello emozionale pare piuttosto prevalere l’attrazione per una marcia brillante ma rotonda, piuttosto che fatta di scatti più nervosi.
Una guida ʻadulta’
C’è anche da dire che una sofisticata ibrida ricaricabile, come la 30e, è fatta per offrire il meglio di sé in un’ottica più “matura” e razionale. Dove elementi quali economia complessiva, elasticità e dolcezza a bassa andatura, spesso a emissioni locali zero viaggiando puramente in elettrico, finiscono per incidere nettamente di più sullo stato d’animo alla guida, invogliando ad un certo “aplomb”: al punto che sulla X3 a doppia propulsione abbiamo forse maggiormente apprezzato, tra tutte le combinazioni delle varie modalità di marcia e di assetto, la soluzione con sospensioni più morbide e confortevoli combinate al cambio - l’eccellente otto rapporti - in modalità sportiva. E quando il percorso magari ricco di curve invita all’azione, il carattere che emerge è pressoché del tutto assimilabile a quello delle altre versioni a motore convenzionale: specie in accelerazione si fa sentire il consueto, piacevole timbro metallico del motore a benzina (due litri turbo in questo caso), mentre nello sfruttare la piena spinta si dimentica la combinazione automatica delle due fonti di spinta e la stessa riserva di batteria, per trovarsi concentrati piuttosto sul piacere intrinseco della guida. E qui, la X3 fa sfoggio delle sue qualità di telaio, equilibrio e sapiente distribuzione dei pesi per far emergere il consueto valore aggiunto della precisione di controllo delle traiettorie, con movimenti ridotti della carrozzeria, tanta aderenza e bella agilità nei cambi di direzione: ibrido o no, poco importa.
Viaggiare (senza preoccupazioni)
Il comfort mette tutti d’accordo, perché questa versione si rivela davvero godibile per spostarsi e viaggiare confortati da un vellutato relax; sia come isolamento nei confronti delle sollecitazioni stradali e dell’ambiente circostante, sia per la versatilità aggiunta di una trazione integrale elettromeccanica molto reattiva combinata alla presenza di due “serbatoi” che uniti assicurano un’autonomia invidiabile; con consumi che restano ben sotto controllo anche scordandosi di fare il “pieno” elettrico.