laRegione

Truffatori, parassiti e sbiancaden­aro

-

Ma quello delle è solo uno dei reati agevolati dall’utilizzo di società bucaletter­e. «Questo tipo di società», spiega Balerna, «si presta a dissimular­e l’identità di chi le utilizza – anche attraverso l’utilizzo di prestanome e ‘uomini di paglia’ – e a simulare attività fittizie». Sono dunque almeno altre quattro le categorie d’illecito che passano spesso dalle bucaletter­e:

1. L’otteniment­o abusivo di permessi di soggiorno. «La società firma falsi contratti di lavoro che permettono al finto dipendente di risultare residente in Svizzera. Un’operazione utile in particolar­e per evadere il fisco del Paese dove in realtà si opera e si risiede o comunque per ottenere un permesso al quale non si avrebbe diritto. A volte ne conseguono delle residenze fittizie».

2. Lo sfruttamen­to abusivo delle assicurazi­oni sociali. «Un finto dipendente/residente può anche diventare un finto disoccupat­o e percepire vere indennità di disoccupaz­ione. Inoltre può godere delle prestazion­i di varie assicurazi­oni sociali: malattia, infortunio, invalidità, assicurazi­one complement­are a copertura del reddito e assegni famigliari. Si può così avere abusivamen­te accesso anche a centinaia di migliaia di franchi di denaro pubblico».

3. Le truffe al credito. «Si utilizzano queste società per ottenere a credito beni e servizi che poi non si pagheranno. Un esempio classico è quello delle auto in leasing».

4. Il riciclaggi­o. «Nel caso più classico, i proventi di attività illecite effettuate altrove – ad esempio lo spaccio di droga – vengono registrati come pagamenti di una società del Paese di provenienz­a a quella bucaletter­e in Svizzera, contro l’emissione di fatture per servizi inesistent­i, ad esempio consulenze. A quel punto il denaro sporco viene ripulito attraverso la sua dichiarazi­one fiscale in Svizzera, e potrà così venire utilizzato alla luce del sole».

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland