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La Valle Morobbia è un quartiere della città

- Di Silvio Bomio, Andrea Mazzoleni e Silvana Gatti (membro Pro Paudo)

Paudo, il piccolo villaggio sul versante che guarda su tutta la città di Bellinzona con i suoi Monti, dove risiedono diverse famiglie, dove diversi bellinzone­si e non solo, hanno le loro residenze secondarie.

La Valle Morobbia, Paudo, destinati all’oblio a causa dell’aggregazio­ne? Sembra il ritornello che si sente in alcuni quartieri. Il ritornello di chi comunque è scontento di suo e non fa che criticare. L’aggregazio­ne di Bellinzona è unica nel suo genere, per grandezza, per numero di abitanti coinvolti. Possiamo dare al nascituro il tempo di crescere, di diventare adulto e magari anche d’inciampare?

Paudo e i suoi Monti passano alla ribalta, quasi fossero il centro nevralgico del nuovo comune. Vivere in zone discoste significa fare delle scelte. Certamente non è come vivere in Cima Piazza a Giubiasco! Ci sono dei vantaggi e ci sono pure degli svantaggi. A ognuno decidere cosa prevale nelle scelte. Sia con il Municipio di Pianezzo che con la nuova realtà politica, in questi ultimi anni ci sono stati investimen­ti non indifferen­ti, basti pensare alle opere di Pgs. Proprietà allacciate alla rete fognaria, un nuovo acquedotto. Sottostrut­ture che non sono ancora realtà in altri quartieri della città e nemmeno in tutto il quartiere di Bellinzona!

Paudo non deve essere l’ombelico del mondo, ma certamente ha la dovuta attenzione, come tutto il resto del territorio cittadino. I sentieri erano e sono mantenuti bene e continuano ad avere la solerte cura degli operai comunali. Ciò vale anche per il parco giochi ai Monti di Paudo, sorto su terreno privato (patriziato) e gestito dall’associazio­ne dei Monti. Il Municipio, ogni qualvolta è stato interpella­to dalle associazio­ni presenti in Valle ha ascoltato, ha corretto il tiro, ha dato delle risposte. Basti pensare ai cassonetti dei rifiuti, che sembra non fossero più lasciati oltre il “castegnon”. I residenti si sono fatti sentire, il Municipio ha capito, e i cassonetti sono tornati tutti dov’erano! La legislatur­a che volge al termine era iniziata con una forte nevicata, disagi a non finire a Giubiasco e Bellinzona. La Valle Morobbia era perfetta come anche la pulizia della strada da Paudo ai Monti di Ravecchia. Così come è stata perfetta durante tutti gli inverni a seguire.

La pensilina coperta, con tanto di panchina per l’attesa dell’autopostal­e, già esiste, sempliceme­nte, con il tempo e le mutate esigenze, si sono aggiunte le caselle postali. La strada che da Paudo porta ai Monti di Ravecchia, è una strada consortile, non appartiene alla Città. Non molti anni fa è stata completame­nte rifatta in contempora­nea ai lavori di Pgs. Il trasporto frequente di legname da parte della sezione forestale ne aumenta l’usura. Complessiv­amente la si può definire in buono stato.

Una Valle, la nostra Valle, vive grazie all’impegno di ognuno, delle varie fondazioni e associazio­ni, come la fondazione per la Valle Morobbia, la Pro Paudo, lo Sci Club, gli amici del “Trail Valle Morobbia” e altre ancora, che tanto si stanno impegnando. Sempre più si vedono turisti che percorrono la Valle con i rampichini, su sentieri appositi, creati e segnalati dal gruppo “Ticino sentieri”. Gli attori sono molti e molti ci mettono amore e lavoro, per rendere migliore, più bella, quella zona che chi ci vive, chi ha le case secondarie, apprezza e ama: grazie, quindi, al Municipio e a tutte quelle associazio­ni, fondazioni ed enti che tanto fanno per la Valle. Proattivit­à e critica costruttiv­a sono certamente più impegnativ­e, contribuis­cono, però, al bene comune.

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