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Lavori per salvare le acque del Ceresio

- M.M.

A Lavena Ponte Tresa sono iniziati i lavori per il migliorame­nto delle acque del Ceresio, nell’ambito di un progetto di cui si è iniziato a parlare nel 2016 e che coinvolge anche Porto Ceresio e Brusimpian­o. Progetto che prevede una spesa complessiv­a di 1 milione e 800mila euro, di cui 350mila euro destinati a Lavena Ponte Tresa, per lavori suddivisi in quattro fasi che ai tresiani, attraverso i canali social, sono state illustrate dal sindaco Massimo Mastromari­no: “La prima riguarda il rifaciment­o di un tratto di collettore fognario fino alla stazione di sollevamen­to nel piazzale ex-Svit; questa verrà poi potenziata con una nuova pompa e con l’installazi­one di due valvole ‘clapet antiriflus­so’ sui due scarichi presenti a lago. Il secondo intervento riguarda l’installazi­one di quattro gruppi elettrogen­i nelle quattro stazioni di sollevamen­to presenti in paese, dal momento che è la mancanza di corrente – che disattiva le pompe che spingono il liquame al depuratore – a causare gli sversament­i nelle acque del Ceresio”. Continua il sindaco tresiano: “La terza opera del progetto riguarda un altro tratto di collettore fognario fra le vie Ribolzi e Meneganti, nel centro del paese, per il quale sono previsti il rifaciment­o di alcune soglie di sfioro e la messa in opera di valvole di ritegno dei manufatti “troppo-pieno” che si riversano nel fiume Tresa. L’ultimo intervento è un insieme di opere “diffuse” sulle rive del lago, fra il ponte doganale e lo stretto, tra le quali figurano il rifaciment­o di brevi tronchi fognari, l’innalzamen­to di soglie di manufatti di scolo e la posa di ‘valvole clapet’ di ritenuta. Anche la rete compresa tra i fiumi Tarca e Dovrana verrà interessat­a da ulteriori e puntuali interventi alle foci dei corsi d’acqua”.

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