Pestaggio, i sei indagati dalla procuratrice
Si conferma il movente finanziario
Giungono a scadenza a fine mese le carcerazioni preventive dei 6 indagati del Luganese accusati di tentato omicidio intenzionale, sequestro di persona e rapimento, coazione e omissione di soccorso, in relazione alla brutale aggressione compiuta ai danni di un 18enne del Mendrisiotto la sera del 28 gennaio scorso in un luogo discosto della zona industriale di Cadempino. Ma con tutta probabilità gli autori del pestaggio – tutti si trovavano sul luogo dell’aggressione e avrebbero aderito al piano criminoso – resteranno dietro le sbarre del Farera ancora a lungo. Cruciali saranno gli interrogatori che la pp Valentina Tuoni, titolare dell’inchiesta, condurrà in questi giorni. Gli indagati, dopo essere stati sentiti dalla Polizia giudiziaria, saranno ora chiamati a raccontare le loro versioni dei fatti davanti al magistrato. Intanto, prende sempre più consistenza il movente finanziario. I sei indagati – un 26enne italiano, un 32enne colombiano, un 20enne rumeno, un 22enne, un 20enne e un 21enne svizzeri – avevano lo stesso “problema da risolvere”: farsi restituire soldi prestati alla vittima. Poche centinaia di franchi che anziché farsi consegnare con le buone, hanno reclamato ricorrendo alla violenza. Il 18enne è stato prelevato in auto – di qui le ipotesi di sequestro di persona e rapimento – e condotto dove nessuno potesse vedere: nel buio della zona industriale, dove è stato preso a calci, pugni e bastonate e abbandonato agonizzante sull’asfalto. La vittima, che fortunatamente ha potuto riaversi dopo alcune ore, sarebbe pure temporaneamente svenuta. La vicenda approderà alle Criminali.