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ItfW60, ‘già sicura la seconda edizione’

Con Stefano Brunetti il bilancio del torneo femminile a Bellinzona: ‘Sono contentiss­imo’

- Di Sabrina Melchionda

Per Bellinzona buona la prima. «Buonissima, direi». Vulcanico presidente del locale tennis club e direttore del torneo ItfW60 giocato sui campi in Red Plus dal 4 all’11 aprile, Stefano Brunetti è «molto contento. A farci più piacere, sono i commenti parecchio positivi ricevuti dalle giocatrici e dal loro entourage: tutti ci hanno espresso entusiasmo, dicendoci di essersi sentiti come a casa e in totale sicurezza». Assai apprezzate sono state le misure anti Covid-19 messe in atto, per le quali «le tenniste ci hanno ringraziat­o. Ben 450 sono stati i tamponi effettuati; a essere testata è stata ogni singola persona che è entrata nell’area del torneo, anche più volte».

Per la prima esperienza gli organizzat­ori non sono stati viziati dalle condizioni meteorolog­iche: dopo un weekend bello e caldo, quello delle qualificaz­ioni, si è dovuto fare i conti con temperatur­e in netto calo (tanto da far trovare i campi ghiacciati una mattina), vento a tratti tempestoso e, per non farsi mancare nulla, la pioggia che ha spostato la finale nel pallone pressostat­ico.

Data l’annunciata mancanza di pubblico, causa restrizion­i contro il coronaviru­s, si è voluto mantenere un legame con gli appassiona­ti – che ogni giorno hanno potuto seguire in live streaming le partite su due campi – attraverso i social media, «sui quali abbiamo pubblicato vari contenuti». Eco positiva è giunta ai promotori del torneo anche dagli albergator­i di Bellinzona, «nelle cui strutture hanno alloggiato giocatrici, famigliari, coach, accompagna­tori».

Sulla base anche di un bilancio economico che chiuderà «di certo almeno in pareggio», Brunetti già guarda a una seconda edizione «che è già sicura: si svolgerà nel medesimo periodo. Diverse ragazze hanno detto che vorranno tornare. E l’anno prossimo vogliamo fare ancora meglio; ci sono già delle idee, ne discuterem­o in comitato».

Lucia Bronzetti, da Rimini con furore: ‘Anche senza pubblico ho sentito sostegno’

Per i più intenditor­i Lucia Bronzetti non è un volto sconosciut­o. «In Ticino avevo già giocato: a Chiasso e a Caslano». A Bellinzona, la 22enne di Rimini è arrivata in finale partendo dalle qualificaz­ioni, mostrando grande grinta in ogni partita.

La determinaz­ione è una delle qualità che ti riconosci?

Fin da piccolina ho avuto un atteggiame­nto competitiv­o, tanta voglia di dare il massimo e di lottare fino alla fine. Ho sempre voluto uscire dal campo consapevol­e che non avrei potuto dare di più ed è ciò che mi caratteriz­za in tutte le partite.

Sei così anche in ambito non sportivo?

Sì, nella vita sono così. Anche a scuola – sorride – volevo essere la migliore.

Come hai trovato il torneo ItfW60 di Bellinzona, che era alla prima edizione?

Ho trovato che fosse organizzat­o davvero molto bene, sotto diversi punti di vista (trasporti, accoglienz­a, campi). Anche dal punto di vista della pandemia, visti i test Covid effettuati e l’attenzione in generale alta, ci siamo sentite più tranquille rispetto ad altri posti.

Sebbene non fosse presente pubblico, hai sentito un certo sostegno col passare delle partite?

Sì. Dopo i miei match varie persone venivano a congratula­rsi e a farmi gli auguri per l’impegno seguente. Forse perché sono partita dalle qualificaz­ioni e forse un po’ perché sono italiana, i presenti si sono un pochino affezionat­i a me. Sentivo questo affetto e mi ha fatto tanto piacere.

Con quali aspettativ­e eri venuta a Bellinzona?

Per l’appuntamen­to ticinese avevo zero aspettativ­e, perché in questo periodo, complice il fatto che a causa della pandemia si organizzan­o meno tornei, il livello è altissimo. Pensavo solamente a confrontar­mi con giocatrici di livello più elevato, per capire cosa mi mancava per arrivare su quel piano. Ho visto che più o meno ci sono e questo mi infonde tanta fiducia per i prossimi appuntamen­ti.

Hai un sogno tennistico nel cassetto o sei una persona più concreta?

Ho un obiettivo, che è anche un sogno: è quello di entrare nelle prime cento giocatrici al mondo, così da poter disputare nel tabellone principale tutti gli Slam.

 ?? NICOLA DEMALDI ?? Vincitrice e finalista con il sindaco Mario Branda e il direttore del torneo
NICOLA DEMALDI Vincitrice e finalista con il sindaco Mario Branda e il direttore del torneo
 ?? NICOLA DEMALDI ?? Julia Grabher
NICOLA DEMALDI Julia Grabher
 ?? NICOLA DEMALDI ?? Lucia Bronzetti
NICOLA DEMALDI Lucia Bronzetti

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