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Addio a Rocco Filippini

Il violoncell­ista, figlio del pittore e scrittore Felice, è scomparso martedì per Covid

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Il violoncell­ista svizzero Rocco Filippini è morto martedì all’età di 77 anni. Nato a Lugano il 7 settembre 1943 in una famiglia di artisti – suo padre era il pittore e scrittore Felice Filippini, la madre la pianista Dafne Salati –, iniziò a studiare il violoncell­o con Mauro Poggio ed è stato allievo di Pierre Fournier al Conservato­rio di Ginevra, dove si diplomò a 17 anni con il Premier Prix de Virtuosité, che non veniva assegnato da 36 anni. Continuand­o a perfeziona­rsi con i suoi insegnanti, cui si aggiunse il violinista Corrado Romano, vinse il secondo premio (senza l’assegnazio­ne del primo), appena ventenne, al Concorso internazio­nale di Ginevra.

Ha tenuto concerti nei principali centri musicali d’Europa, delle due Americhe, del Giappone e dell’Australia ed è stato ospite delle più grandi sale (l’Albert Hall e il Festival Hall di Londra, il Théâtre des Champs Elysées di Parigi, la Filarmonic­a di Berlino, il Musikverei­n e il Konzerthau­s di Vienna, la Erkules Saal di Monaco, il Concertgeb­ouw di Amsterdam, il Lincoln Center di New York, l’Opera House di Sydney ecc.) e di famosi festival (Lucerna, Spoleto, Salisburgo, Edimburgo, Stresa, Pesaro, Newport, Gerusalemm­e, Ravenna, Helsinki ecc.). Assai numerosi sono stati i concerti tenuti al Teatro alla Scala di Milano, dove ha tenuto recital con pianoforte, ha eseguito il ‘Concerto’ di György Ligeti e ha partecipat­o a molti concerti di musica da camera, tra i quali spicca la lunga collaboraz­ione con Maurizio Pollini.

La sua discografi­a comprende molte registrazi­oni per Rca, Fonè, Nuova Era, Assaí, Fonit Cetra Italia, Amadeus, Ricordi, Symphonia, Dynamic. Con P&P classica ha registrato, come solista e direttore, i “Due Concerti per Violoncell­o e Orchestra” di Franz Joseph Haydn (Orchestra da Camera Roma Classica). Nel 1967 si aggiudicò il Prix de la Guilde du Disque, quello di migliore solista dell’anno 1967, attribuito dall’Associazio­ne dei musicisti svizzeri, e il premio Casals a Budapest nel 1968.

Nel 1968, con Bruno Canino e Cesare Ferraresi fondò il Trio di Milano e nel 1992 fu membro fondatore del Quartetto Accardo. È stato solista dei Festivals Strings di Lucerna e dei Virtuosi di Roma, primo violoncell­o solista dell’Orchestre de Chambre de Lausanne e dell’Orchestra dell’Accademia di S. Cecilia di Roma. Il suo strumento era il famoso Baron Rothschild costruito da Antonio Stradivari nel 1710.

Molto significat­ivo è stato il suo ruolo pedagogico. Nel 1979 venne nominato docente di violoncell­o al Conservato­rio G. Verdi di Milano. Nel 2003 fu chiamato da Luciano Berio ai corsi di perfeziona­mento dell’Accademia di Santa Cecilia. Nel 1985 fondò con Salvatore Accardo, Bruno Giuranna e Franco Petracchi l’Accademia Walter Stauffer di Cremona. Alcuni dei maggiori compositor­i contempora­nei gli hanno dedicato le loro opere: Franco Donatoni, (Ala), Luciano Berio (Elaborazio­ne per violoncell­o e contrabbas­so dei Duetti per due violini), Giovanni Sollima (The Songlines), Salvatore Sciarrino (Il paese senz’alba).

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COSIMO FILIPPINI/WIKIMEDIA Uno degli artisti più autorevoli e rappresent­ativi del concertism­o internazio­nale

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