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Pioggia di quarzo

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San Gallo – Ben 14,8 milioni di anni fa, l’impatto di un asteroide lasciava un cratere di 24 chilometri nell’attuale Germania meridional­e. Ricercator­i svizzeri hanno studiato le tracce geologiche dell’evento, visibili a 180 chilometri di distanza, nei pressi di Bernhardze­ll (Sg), giungendo alla conclusion­e che la caduta dell’asteroide con una dimensione stimata di un chilometro e mezzo non solo ha lasciato il gigantesco cratere noto come ‘Nördlinger Ries’, ma ha anche sollevato una nuvola di polvere e particelle di roccia la cui ricaduta è visibile tutt’intorno.

Secondo lo studio dei musei di storia naturale di San Gallo e Berna pubblicato sulla rivista Scientific Reports, questo è l’unico posto in Svizzera in cui sono visibili gli effetti di un grande impatto di meteoriti, sotto forma di un chiaro strato di polvere di quarzo scoperto nel 1945 dal geologo Franz Hofmann. È particolar­mente visibile in diversi punti lungo le rive del Sitter, un affluente della Thur. Le particelle di quarzo facevano parte della gigantesca nuvola di polvere sollevata dallo shock. Anche se le simulazion­i al computer lo suggerivan­o, questa è la prima volta che la ricaduta è stata dimostrata per un cratere di queste dimensioni, sottolinea­no gli autori della ricerca. Le rocce che testimonia­no questo evento sono esposte nei due musei cofirmatar­i dello studio.

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KEYSTONE ‘See you in 2022, Jacky’

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