laRegione

Ergastolo confermato per l’ex primario

- di Marco Marelli

È stato confermato l’ergastolo per Leonardo Cazzaniga l’ex primario del Pronto soccorso dell’ospedale di Saronno ritenuto responsabi­le di una serie di omicidi, otto pazienti ricoverati e il marito e il suocero dell’ex amante Laura Taroni, infermiera comasca, in servizio nello stesso nosocomio. Lo ha deciso la Corte d’Assise d’Appello di Milano che ha assolto l’ex primario per 3 casi su 13. La sentenza è stata emessa ieri pomeriggio. I giudici hanno sostanzial­mente accolto la richiesta avanzata dal sostituto procurator­e generale Nunzia Ciaravolo. La Corte non ha accolto la tesi difensiva secondo la quale gli interventi dell’ex primario con dosi letali di farmaci fossero somministr­ate per assicurare una morte dignitosa ai malati. Anche in sede di appello Leonardo Cazzaniga si è professato innocente. La Corte d’Assise d’Appello di Milano ha confermato anche l’isolamento diurno per tre anni nei confronti di Leonardo Cazzaniga e ha dichiarato il non doversi procedere per prescrizio­ne nei confronti di quattro medici della commission­e ospedalier­a, chiamata a valutare l’operato di Cazzaniga e che in primo grado erano stati condannati a 2 anni e sei mesi per favoreggia­mento. “Andremo a vedere le motivazion­i per vedere il ragionamen­to dei giudici, non siamo soddisfatt­i e sicurament­e faremo ricorso in Cassazione”, ha affermato Andrea Pezzangora, difensore dell’ex primario insieme all’avvocato Ennio Buffoli. In febbraio la Corte d’Assise di Milano aveva confermato la condanna a 30 anni di reclusione per Laura Taroni, per aver somministr­ato cocktail di farmaci letali al marito e alla madre. La sentenza era arrivata nel processo d’appello “bis” dopo che la Cassazione aveva annullato con rinvio la condanna a 30 anni in sede di udienza preliminar­e.

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