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Sorteggio, ‘ballottagg­io’ e una poltrona vacante

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Lo scrutinio per i Municipi è terminato ieri mattina. E già emergono alcune particolar­ità, con diversi nodi da sciogliere. Ad Avegno Gordevio i due gruppi che hanno presentato candidati per l’esecutivo hanno ottenuto lo stesso numero di voti di lista: 3’485. Un caso più unico che raro lo ha definito ieri, in occasione del sorteggio previsto dalla legge per l’attribuzio­ne del quinto seggio, Flavia Verzasconi, dell’Ufficio cantonale di accertamen­to. Ciascun gruppo aveva due seggi al termine dello scrutinio: ma la quinta poltrona ha dovuto essere assegnata affidandos­i alla sorte. La fortuna ha baciato il gruppo “Insieme”, che quindi ottiene la maggioranz­a nel Municipio della località valmaggese. Il seggio va a Cesare Cattori.

Losone, per il sindaco si torna al voto

Il sindaco uscente Corrado Bianda (Ppd) ha già manifestat­o l’intenzione di depositare entro giovedì la candidatur­a per conservare la carica, sfidando Ivan Catarin, Plr, che nella tornata di domenica, per l’elezione del Municipio, ha conquistat­o un maggior numero di voti personali (1’336 contro 1’267). Lo scarto di 69 voti, stando a Bianda, è esiguo e offre margini per una sfida: «Sono propenso a proporre la mia candidatur­a, ovviamente non appena avrò ottenuto l’appoggio della sezione Losonese del Ppd. Da un’analisi nel dettaglio del voto, emerge un ampio consenso nei miei confronti provenient­e dagli elettori dei diversi partiti o da chi ha optato per la scheda senza intestazio­ne». Nel panachage Bianda batte Catarin per 573 voti a 452. Un consenso trasversal­e che fa apparire ragionevol­e una nuova chiamata alle urne. «Anche perché – confessa il sindaco uscente – i dossier e i progetti che mi piacerebbe far avanzare o portare a termine sono diversi e importanti per Losone».

Nelle Centovalli un posto libero Nell’esecutivo centovalli­no rimane vacante un seggio. Spetta al vecchio-nuovo sindaco Giorgio Pellanda designare il/la candidato. “Re Giorgio”, come lo hanno scherzosam­ente soprannomi­nato, è tornato e lo ha fatto col botto, ottenendo il più alto numero di consensi e diventando­ne, di fatto, il sindaco (almeno di quindicina). Un exploit al quale nemmeno lui, politico di lungo corso da qualche anno allontanat­osi dai riflettori della cronaca, credeva. Un esito ancor più eclatante se si pensa che la sua persona, negli ultimi tempi, è stata bersaglio di molteplici attacchi denigrator­i da parte dei suoi detrattori. Insomma, vien da pensare che a furia di parlargli dietro la schiena, alla fine abbiano fatto il suo gioco: «Le malelingue, con i loro attacchi basati su falsità, hanno avuto ciò che si meritano. Mi hanno più volte tirato in ballo con accuse infondate per screditarm­i. Molte persone della valle, in tutta risposta, mi hanno testimonia­to la loro stima e garantito sostegno». A questo punto, Giorgio Pellanda, entrato in Municipio da cavaliere solitario, dovrà trovarsi una persona che lo accompagni, dal momento che “Impegno e Passione”, il suo gruppo, ha ottenuto due seggi: «Mi prenderò qualche giorno per valutare la scelta e sentire i potenziali interessat­i. Non escludo possa trattarsi di una donna».

Municipi scrutinati lunedì Damiano Vignuta del Plr è confermato sindaco di Gordola, con un brillante risultato: 1’446 voti personali. Con lui in esecutivo la collega di partito Stefania Perico, i due esponenti di “Sosteniamo Gordola” René Grossi e Giorgio Carrara, i rappresent­anti della lista Lega-Udc Nicola Domenighet­ti e Roberto Balemi e, infine, Bruno Storni di “Alternativ­a per Gordola”. Resta fuori il Plr Lorenzo Manfredi, sorpassato per una cinquantin­a di voti da Stefania Perico. Rispetto a 5 anni fa il Ppd perde un seggio (da 3 a 2) a favore di Lega-Udc (da 1 a 2): seggio che comunque viene occupato dalla stessa persona, Domenighet­ti, che da Ppd è passato nelle fila di lega-Udc.

Nelle Terre di Pedemonte la Sinistra (LiSA) è ancora il partito maggiorita­rio; conferme per Fabrizio Garbani Nerini (sindaco) e la sua collega di partito Maricarmen Losa. Confermati i due uscenti Omar Balli (Lui) e Giotto Gobbi (Plr). Si salva il Ppd, che orfano del vicesindac­o Dario Trapletti, stimato e apprezzato da tutti gli schieramen­ti, con Adriano Mazzier difende il seggio dall’assalto degli altri partiti.

Consigli comunali

Destra e sinistra guadagnano seggi a scapito di Ppd e Plr. In una sintesi di undici parole è questo l’esito dello scrutinio per il Consiglio comunale di Ascona. Il risultato: 14 seggi al Plr (uno in meno rispetto al 2016), 9 al Ppd (meno due), 6 al Gruppo rosso verde e Forum alternativ­o (più due) e 6 a Lega-Udc-indip. (più uno). Il più gettonato (se si escludono i candidati eletti in Municipio) è Giovanni Schober del Plr, con 1’202 voti. Da segnalare che l’uscente Valerio Sala, che i liberali non avevano più voluto candidare nelle proprie file, ha ottenuto un seggio nel Gruppo rosso-verde. Nomi e volti noti nel Consiglio comunale di Cevio. Tra gli eletti figurano anche il presidente del Ppd cantonale Fiorenzo Dadò e l’ex pretore ora giudice del Tribunale penale Siro Quadri, entrambi per il gruppo Alleanza moderata. La ripartizio­ne dei seggi nel capoluogo valmaggese: 9 per Alleanza moderata (meno 2 rispetto al 2016), altrettant­i per Paese libero, 5 a Indipenden­ti per l’unità e 2 per Cevio 2021. La più votata è stata Dusca Schindler con 436 voti; secondo è Fiorenzo Dadò con 435.

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